MotoGP: Ducati “riscossa”? Dalle luminarie di Madonna di Campiglio allo streaming di Borgo Panigale

Superbike 2015 - Ducati pronta al rilancio nella MotoGP. La nuova Desmosedici GP15 di Gigi Dall'Igna fa già sognare gli appassionati. Meglio aspettare riscontro della pista.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 17 feb 2015
MotoGP: Ducati “riscossa”? Dalle luminarie di Madonna di Campiglio allo streaming di Borgo Panigale


E’ sempre un grande richiamo e fa sempre un bell’effetto la presentazione delle nuove moto ufficiali Ducati MotoGP. Certo, dallo streaming sobrio di ieri da Borgo Panigale al “Wroom” (assieme alla Ferrari F1) spendi e spandi di Madonna di Campiglio delle scorse stagioni sembrano passati anni luce. E’ la crisi, bellezza!

Ed è anche, forse, un modo diverso, più … teutonico impresso anche alla comunicazione e all’immagine dopo l’ingresso di Audi nell’assetto societario della Casa bolognese. Due concezioni alternative, quella tedesca incentrata sull’azienda e quella italiana dell’epoca del “rais” Gabriele Del Torchio, più orientata a far brillare il ruolo e il peso del “capo” utilizzando il brand come uno strumento per la propria carriera.

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Chi non ricorda l’allora Ad della Ducati esaltare l’avversario “star” Valentino Rossi in conferenza stampa sulle nevi trentine dimenticandosi di avere accanto l’imbronciato e (unico) cavallo vincente della Desmosedici Casey Stoner?

Storia passata, si dirà. Vero, ma se Del Torchio si è elevato, quale Ad di Alitalia, ancora a Borgo Panigale ci si lecca le ferite dopo strategie da (quasi) tutti osannate e che hanno messo le “rosse” nel pantano.

Tant’è. Si è voltato decisamente pagina, non solo sull’immagine ma, quel che più conta, sul piano tecnico e strategico. Adesso, passando presto dalle luci dei riflettori al cronometro della pista, si saprà presto se Ducati ha fatto davvero nella premier class il salto di qualità che tutti gli appassionati, non solo italiani, si attendono.

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Ieri Motoblog ha seguito in diretta la presentazione della nuova Desmosedici GP15, con i protagonisti visibilmente soddisfatti, a cominciare dai due piloti Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, cui si chiede un salto di qualità, quale valore aggiunto del progetto.

L’Ing Luigi Dall’Igna, il papà dei nuovi gioielli e della rivoluzione a Borgo Panigale, punta ad ottenere quest’anno almeno una vittoria e la lotta per il podio in ogni corsa. Troppo o troppo poco? E’ sempre difficile fare pronostici. Specie quando ci si misura in una classe quale la MotoGP, con colossi quali sono le Case del Sol Levanti, cui non manca niente per confermarsi imbattibili.

E’ importante stare con i piedi per terra, agendo di conseguenza di gara in gara. Ma è altrettanto importante non menare il can per l’aia, non cercando scuse e rinviando sempre alla stagione successiva l’agognata riscossa.

I regolamenti… “amici” danno una manina, ma, come si è visto anche nel 2014, non mutano la sostanza dei valori in campo. Quindi nessuna illusione, ma credere nel proprio pacchetto, (piloti in primis), potenzialmente capace di essere competitivo. In caso contrario, non resterebbe che chiudere tutto e buttar via la chiave. Noi di Motoblog restiamo fra i “fiduciosi”. Non solo per una questione di bandiera.

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