WSBK, Assen: i commenti dei protagonisti
Le dichiarazioni dei piloti sull'esito del GP d'Olanda ad Assen, terza prova del Mondiale SBK 2012
Nonostante la diciassettesima posizione in griglia, Max Biaggi lascia l’Olanda dopo aver riconquistato il primo posto in classifica generale : “Nonostante la leadership provvisoria non possiamo essere euforici – confessa Max – Ho fatto fatica durante tutto il weekend, ed anche le due gare sono state difficili. Quando si punta al mondiale bisogna avere nel mirino il bersaglio più grosso, i piazzamenti sono importanti ma non devono diventare una costante. Lasciamo comunque l’Olanda con un bottino pesante di punti, guardando alle difficoltà incontrate nel weekend non possiamo lamentarci. Sarà però importantissimo lavorare per risolvere i problemi che ci hanno rallentato, per tornare a lottare nelle posizioni che contano da qui alla fine del campionato“.
Il compagno di squadra di Biaggi in Aprilia, Eugene Laverty é anch’esso discretamente soddisfatto del proprio risultato, culminato con il primo podio personale in sella alla RSV4: “Questo weekend abbiamo lavorato tanto, dopo una partenza difficile sapevo di poter combattere per il podio. Le due gare sono state difficili, specie la ripartenza di Gara 1 sotto il diluvio in condizioni di grip davvero precarie, ma alla fine lasciamo Assen con qualche certezza in più ed il mio primo podio con Aprilia. In Gara 2 mi sono divertito, ho battagliato dal primo all’ultimo giro fino al terzo posto. Ora dobbiamo essere bravi a continuare su questa strada, conquistando punti importanti per il morale e per la posizione in classifica”.
Il francese Sylvain Guintoli é stato comunque il vero trionfatore di Assen, prima vittoria in carriera in Gara-1 (ed anche prima vittoria per il team Effenbert) e quarto posto in classifica generale: “Finalmente è arrivata la mia prima vittoria in SBK, risultato questo che inseguivo da diverso tempo e che per qualche errore e molta sfortuna mi era sfuggito in passato. La direzione è quella giusta, stiamo lavorando bene e anzi ringrazio la squadra perché la mia vittoria è merito del nostro impegno, e desidero dedicarla all’amico Joan Lascorz“. Leggi le dichirazioni di Rea, Checa e gli altri piloti dopo il ‘continua’.
L’inglese Jonathan Rea si é dimostrato in grande forma per tutto il weekend, intrattenendo il pubblico con qualche numero ad effetto in Gara-1 e cogliendo una meritata vittoria in Gara-2: “In Gara-1 ero abbastanza sicuro della nostra strategia, e quando é arrivata la pioggia e la gara é stata bloccata mi sentivo comunque a posto. La pioggia ha colto di sorpresa diversa gente nella seconda parte, me incluso: stavo spingendo un pò troppo forte e il posteriore mi ha tradito. Comunque sono felicissimo per il risultato di Gara-2, specialmente per i ragazzi che lavorano in officina: sappiamo che il nostro pacchetto non é dove dovrebbe essere in termini di prestazione, eppure loro continuano a dare il 100% e io sono loro grato per questo, perché quì nessuno si arrende ma si cerca di rendere la moto migliore ad ogni gara. Sentivo di avere un pò più di grinta questo weekend, ho fatto fatica a trovare un feeling davvero buono con l’anteriore ma adesso le cose sembrano funzionare.”
“La nuova regola della ‘moto unica’ rende difficoltoso lo sviluppo del pacchetto – ha poi spiegato il vincitore di Gara-2 – quindi l’aver fatto un test quì [ad Assen] la settimana scorsa con due moto é stato davvero molto utile: mi ha dato una maggior fiducia e adesso stiamo lavorando su altri aspetti della moto. Abbiamo spostato i semi-manubri e la mia posizione in sella più indietro, e questo ci ha dato dei benefici in termini di grip: la nostra strategia per tutto il weekend infatti si basava sull’avere una gomma più dura al posteriore. Nessuno sembra pensarci mai per la gara, ma se Gara-1 fosse rimasta asciutta io mi sarei trovato tranquillamente in una buona posizione e sarei stato pronto ad attaccare verso la fine. E’ bello dare un pò di soddisfazione alla squadra, ma abbiamo ancora molto da lavorare.”
Carlos Checa invece é il pilota più deluso della trasferta olandese. Lo spagnolo si é lasciato scappare una ghiotta occasione per allungare su Biaggi in classifica, sorattutto a causa dell’ inutile azzardo sulla scelta delle gomme in Gara-2: “Sono molto soddisfatto dal risultato in gara 1, perche’ gia’ non era facile correre nelle condizioni della prima fase e figuriamoci poi nella seconda! Dopo il restart mi mancavano trazione e grip; quando ho visto le scivolate che hanno fatto alcuni degli altri piloti, ho deciso che era meglio finire la gara, piuttosto che rischiare una caduta. Considerando le condizioni, una delle gare SBK piu’ difficili che io abbia mai fatto, siamo contenti del terzo posto. Congratulazioni anche a Davide [Giugliano] che ha fatto una bella gara – si merita quel risultato. In gara 2 ho sbagliato io e me ne assumo la piena responsabilità circa la scelta la gomma rain. Pensavo che avrebbe piovuto ma avevo torto. Mi dispiace di non essere rientrato subito durante il giro di riscaldamento, cosi’ avrei avuto la possiblità di chiudere nei primi dieci ma invece ho aspettato e a quel punto avevo già perso troppo tempo per poter recuperare sugli altri. Giriamo pagina e guardiamo avanti.”
Di umore opposto invece il compagno di squadra di Checa, Davide Giugliano, che ad Assen ha conquistato il primo podio in carriera in Gara-1: “Sono molto contento del risultato di gara 1, e’ una cosa che non mi aspettavo oggi, dopo un weekend così difficile e condizionato sempre dalle condizioni meteorologiche. E’ stato molto difficile e si scivolava tanto anche in rettilineo. Ovviamente le condizioni non ci hanno permesso di fare una gara tranquilla ma, detto questo, confesso di aver avuto un buon feeling da quando siamo ripartiti sul bagnato. Ho dovuto lottare anche con Carlos, e non e’ stato facile. Avevo paura di fare qualche errore e condizionare anche la sua gara, ma andata tutto a buon fine. Ho potuto fare dei punti anche nella seconda manche, e grazie ai risultati di oggi, ho migliorato molto la mia posizione nella classifica generale, quindi vado a casa molto contento.”
Il grande favorito della vigilia, l’inglese Tom Sykes, non é riuscito invece a dar seguito in gara alla grande forma mostrata sia al venerdì che al sabato, che gli era fruttata anche la terza pole position (su tre) della stagione: “E’ stata una giornata difficile, ma le cose sarebbero potute andare anche peggio. E’ semplicemente il modo in cui vanno le corse: la ZX-10R ha avuto un ottimo passo tutto il weekend, abbiamo fatto un’eccellente pole ed ero certo che sarei riuscito ad ottenere qualcosa da tutto questo. In Gara-1 abbiamo sfruttato bene la pole in partenza, ma sfortunatamente abbiamo avuto un problema con una clip di un tubetto del radiatore. In Gara-2 c’erano molte cose da tenere in considerazione, ed abbiamo scelto una gomma diversa per il posteriore, quella dura, ma sembra che la scelta ci sia costata molto tempo, causandomi diversi problemi. Alla fine siamo riusciti ad arrivare al traguardo, ma ce ne andiamo con molte informazioni che ci torneranno utili: ci sono molte gare in arrivo che si adattano bene alla nostra moto.”
Weekend altalenante per Marco Melandri, autore ad Assen di un nono ed un quarto posto: “E’ stato un weekend molto duro, la cosa più importante oggi era portare a casa dei punti. Prima dell’arrivo della pioggia, Gara-1 stava andando bene per noi: avevo fatto una buona partenza e stavo tallonando Sykes, ero in attesa del momento migliore per passarlo, ma poi ha avuto un problema meccanico. In quel momento c’é stata un pò di confusione e Leon [Haslam] ha preso il comando, ma poi sono riuscito a passarlo. Poi ho visto cadere qualche goccia di pioggia e ho pensato che avrebbero potuto stoppare completamente la gara, quindi ho cercato di mantenere il comando, ma improvvisamente mi sono trovato in una curva dove era davvero bagnato: non ho visto l’acqua e sono caduto. Sfortunatamente, con il bagnato, la nostra gara é andata completamente compromessa dopo la seconda partenza: non avevo grip, e quindi non mi sentivo sicuro.”
“In Gara-2 avevamo un buon assetto e una buona scelta di gomme – ha spiegato il ravennate – ma sfortunatamente sono riapparsi anche i problemi di chattering. Sin dal primo giro é stato difficile controllare la moto, quindi non ho potuto spingere come avrei voluto. L’ultimo giro é stato davvero eccitante: ho provato a passare Eugene [Laverty] ma improvvisamente sia lui che Leon [Haslam] mi erano davanti. E poi li ho ri-sorpassati nuovamente. E’ stato molto divertene ed io, Leon ed Eugene abbiamo dimostrato di avere rispetto l’uno per l’altro, il che é molto importante. Sono deluso perchè ho mancato il podio di un soffio, ma stiamo lavorando duramente e siamo messi bene.”
Leon Haslam é un’altro dei piloti ‘delusi’ dal round di Assen. L’inglese ha letteralmente buttato via il successo in Gara-1 (che sarebbe stata la storica prima vittoria in SBK per BMW) acdendo quando aveva un larghissimo margine sugli inseguitori, e in Gara-2 ha chiuso al quinto posto dopo Laverty e Melandri, con i quali é stato protagonista di un’avvincente battaglia negli ultimi giri: “Gara-1 era ‘asciutta’ all’inizio: ho fatto un piccolo errore mentre lottavo con Checa che mi ha fatto scivolare in sesta posizione, ma poi ero riuscito a risalire e ad andare in testa. Avevo un piccolo problema con le gomme, quindi la bandiera rossa per me non é stato un male anche se avevo il passo per ritornare in prima posizione. Alla seconda partenza ho passato abbastanza facilmente Johnny Rea e tutto sembrava andare liscio, e poi ho fatto l’incidente. Non avevo capito che stavo spingendo troppo. Col senno di poi forse avrei potuto rallentare, ma in quel momento non credevo di spingere in modo eccessivo. Dopo Gara-1 ero molto deluso perché avrei anche potuto perdere un secondo al giro ad avrei vinto comunque. La cosa positiva comunque é che siamo andati molto bene sul bagnato”
“In Gara-2 abbiamo optato per un’intermedia davanti e una slick dietro – ha continuato l’inglese – Tre minuti prima della partenza avevo capito che avremmo avuto bisogno di una slick anche all’anteriore, ma non ci hanno permesso di cambiare la gomma perché non c’era più tempo. Dopo due o tre giri la gomma davanti ha iniziato a darmi problemi e non avevo velocità in curva, sono sorpreso che gli altri piloti non mi abbiano superato prima. In qualche modo sono comunque riuscito a mantenere il passo di Marco e Eugene, anche con la gomma intermedia. Al traguardo pensavo di aver battuto Marco, eravamo davvero molto vicini. Adesso comunque sono contento, perché abbiamo sfiorato il podio anche con la gomma intermedia.”
Leon Camier: “In Gara-1 il nostro assetto era un pò una scommessa e la mia gomma era distrutta dopo 9 giri. Pochi giri dopo la gara é stata interrotta per la pioggia e siamo passati tutti alle gomme da bagnato, ma davvero non ho idea del perchè sia caduto nel giro di riscaldamento, perchè sfioravo appena l’acceleratore: l’attimo prima andava tutto bene, quello dopo ero seduto sul mio fondo-schiena. In Gara-2 non sapevamo che gomma usare perchè anche se la pista sembrava pressoché asciutta c’erano dei nuvoloni minacciosi all’orizzonte. Non mi sentivo granché sicuro, e quindi ho optato per la scelta più ‘sicura’, le gomme intermedie, ma la nostra scelta non ha funzionato perché la pista si é asciugata. I piloti sulle ‘slick’ andavano molto più forte ed io non ho potuto farci nulla. Tutto quello che ho potuto fare é guidare il meglio possibile, evitare di cadere ed arrivare al traguardo.”
John Hopkins: “Le condizioni di oggi sono state difficili per tutti. In Gara-1 ho fatto una buona partenza, ma mi sono trovato imbottigliato nel traffico alla prima curva ed ho perso alcune posizioni. Ho iniziato a recuperare e mi stavo avvicinando al gruppo di quelli davanti, ma poi é arrivata la pioggia e quindi l’interruzione della gara. Fino a quel momento avevo un buon ritmo ed ero certo che sarei riuscito a misurarmi con i primi. Quando la corsa é ripresa non avevo assolutamente aderenza e sono scivolato fuori dalla pista bagnata, come é successo a molti altri. In Gara-2 invece abbiamo sbagliato la scelta della gomma e abbiamo sofferto per quello: é stato un azzardo che non ha funzionato perchè scivolavo sia davanti che dietro, ma ero determinato a portare la moto al traguardo e fare qualche punto.”
Lorenzo Zanetti: “Quando incappi in questi fine settimana purtroppo non devi farti prendere dallo sconforto ma guardare avanti e concentrarti sul prossimo appuntamento. Sapevamo che Assen poteva essere difficile e lo è stata forse più di quanto ci aspettassimo visto le condizioni estreme con le quali abbiamo corso. Tra l’altro è stato una fortuna che in gara 1 sia stata esposta la bandiera rossa in quanto avevo un problema al sensore elettronico del cambio riparato per la partenza sprint successiva. Quando sono scivolato ero in una nuvola d’acqua per cui non ho potuto fare molto se non ripartire per prendere punti. In Gara-2 invece l’errore è stato mio perché ho perso un po’ di tempo nei giri iniziali e poi ho preso un passo molto veloce ma quelli davanti erano già lontani. Per recuperare ho forse spinto più del dovuto ed ho finito la mia gara nelle vie di fuga. Mi spiace per il team, ci rifaremo a Monza.”
Michel Fabrizio: “Mi spiace per gara 2, purtroppo mi si è aperto lo stivale in due occasioni ed ho perso molto tempo. Peccato, perché i miei tempi erano buoni e senza questo problema avrei potuto fare meglio della decima posizione. Visto tutto ciò che è successo in gara 1, il sesto posto non è male“.
Ayrton Badovini: “Dopo le difficoltà dei primi due round posso ritenermi abbastanza soddisfatto delle prestazioni di questo fine settimana e dispiaciuto per non aver raccolto ciò che avrei voluto raccogliere. Peccato per gara 1, la posizione in cui mi trovavo prima della caduta non era male! Nella seconda invece ho sofferto un pochettino nelle prime fasi per l’asfalto umido e le condizioni della schiena, dopo 5-6 giri mi sono rilassato ed ho preso un ritmo di gara in linea con i primi cinque. Stiamo tornando sulla strada giusta.”
Niccolò Canepa: “Nella prima parte della prima gara, disputata su pista asciutta, stavo andando bene ed ero molto veloce nonostante avessi trovato davanti a me alcuni piloti che mi hanno rallentato. Nella seconda parte della gara su pista bagnata, non ho trovato lo stesso feeling con la mia moto che avevo ieri nelle prove sul bagnato. Avevo poca trazione e non potevo forzare il mio ritmo. Peccato perché sono certo che avrei potuto conquistare un risultato addirittura migliore rispetto al pur soddisfacente ottavo posto che ho conquistato. In gara due siamo partiti con due gomme slick prevedendo che la pista si sarebbe asciugata. Sono partito con cautela visto che la pista presentava ancora dei punti bagnati, e in pochi giri sono riuscito a rimontare dalla ventiduesima alla quindicesima posizione. Purtroppo nel corso del ottavo giro sono caduto e sono stato costretto al ritiro. E’ stato un weekend difficile che si è concluso nel peggiore dei modi. Cercheremo di rifarci a Monza anche se quella lombarda non è certo una pista adatta alle Ducati ”.