MotoGP, Melandri “malpancista” loda Marquez. Segnale a Rossi?

La “sfida arrogante” dell’Aprilia in MotoGP lanciata nel giorno della presentazione ufficiale della nuova RSGP dal presidente del Gruppo Piaggio Roberto Colaninno deve misurarsi subito con il muso lungo di Marco Melandri.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 6 mar 2015
MotoGP, Melandri “malpancista” loda Marquez. Segnale a Rossi?

Il trentaduenne pilota ravennate – non si sa se per leggerezza, menefreghismo, strafottenza, o per aperta provocazione – rovina la festa al gran capo Colaninno proprio il giorno della presentazione del nuovo bolide che segna dopo 11 anni il ritorno nella premier class della Casa di Noale vincitrice di ben 54 titoli iridati.

A Melandri il passaggio dalla Sbk in MotoGP gli è rimasto nel gozzo perché impostogli dall’Aprilia contro la sua volontà. Detta così, (ma come si può definire diversamente se è Melandri stesso a buttare benzina sul fuoco: “Io non volevo. Aprilia ha deciso così, Mi ci hanno trascinato”), la patata bollente non si raffredda, anzi!, mettendo il rapporto fra Casa-Team (Fausto Gresini non ha nulla da dire?) e pilota su un piano inclinato, certamente non il primo passo giusto per portare avanti nel modo migliore un progetto molto impegnativo e rischioso, di fronte ad avversari che non “perdonano”.

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In altri tempi, per esempio all’epoca dei trionfi della MV Agusta, il Conte Domenico Agusta avrebbe già chiusa la questione con il licenziamento del pilota attraverso un telegramma composto da due parole: “A casa!”.

Per …fortuna oggi non si fanno più telegrammi e gli s…zzi sui social network servono per riderci sopra e allungare il brodo. Ma non c’è dubbio che queste ultime dichiarazioni di Melandri non aiutano a comprendere i (legittimi) problemi del pilota, specie dopo i test negativi, con quattro secondi e mezzo di gap e la “paga” presa anche dal compagno di squadra Alvaro Bautista.

Con tutta la buona volontà per capire e stando sempre dalla parte del pilota è però oggi difficile dare credito a Marco che pare avvilito e sconfitto in partenza: “Mi manca la fiducia”.

Quella fiducia che certo il corridore ravennate non ritrova se impegnato a guardarsi attorno esaltandosi per le gesta altrui: “Ho visto Marquez, ed è la prima volta che resto veramente impressionato da un pilota. Riesce a fare con naturalezza cose impossibili”.

Cui prodest? Un segnale (inutile) a Valentino Rossi che invece dice che nessuno è imbattibile?

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