Estoril MotoGP, qualifiche show. Stoner, Pedrosa, Crutchlow, Lorenzo: poker d'assi. Aspettando Rossi

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 5 mag 2012
Estoril MotoGP, qualifiche show. Stoner, Pedrosa, Crutchlow, Lorenzo: poker d'assi. Aspettando Rossi


Anche all’Estoril le qualifiche esaltano la MotoGP con uno spettacolo di alto livello tecnico e agonistico, quanto meno nella top ten. I tempi parlano chiaro: è dittatura Honda, è dittatura Stoner, splendida pole. Serve però una interpretazione più elastica, anche al di là della legge del cronometro. I 13 millesimi di gap subiti da Pedrosa sono davvero una inezia. Stoner è da fuochi d’artificio: guida dominando il mezzo, come impartisse ordini alla sua Honda, quasi incurante di essere lui in sella, sempre al limite del disarcionamento. Una dimostrazione di potenza che sa di furia.

Pedrosa è apparentemente meno scintillante: guida con minore prepotenza, come dialogasse con la sua moto. Il terzo incomodo, Lorenzo (+0.278, solo quarto probabilmente a causa degli intralci subiti nel giro finale) esalta per fluidità, in un martellante e mirabile crescendo rossiniano. Siamo in presenza di tre fuoriclasse, fra i più forti della storia della classe regina, piloti capaci di exploit da incorniciare.

Oggi è Crutchlow, un “mastino” di razza, a prendersi il lusso di tenersi dietro Lorenzo e Spies guadagnandosi il posto del quarto componente che forma attualmente il poker d’assi della massima cilindrata. Se nella partita ci fosse il Rossi degli anni d’oro (con moto all’altezza) la MotoGP non farebbe rimpiangere le migliori epoche del motomondiale.

Già, Rossi: nono tempo (+0.871) davanti ad Hayden e dietro a Barbera. Siamo sempre lì: ottimismo, vista nella logica del bicchiere mezzo pieno, pessimismo nella logica del bicchiere mezzo vuoto. Serve uno scatto per tornare protagonisti nella lotta che conta, fuori dai comprimari, seppur di lusso. Lunedì la Ducati proverà all’Estoril nuove componenti importanti per ridurre il gap con Honda e Yamaha. Nessuno chiede miracoli, ma si spera in un passo avanti deciso. Fa bene alle Rosse, ai suoi piloti e ai suoi fans. Fa bene al motociclismo.

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