SBK 2015, Leon Haslam a Motoblog: "Kawasaki e Ducati le avversarie per il titolo"
Superbike 2015 - Il britannico del team Aprilia Red Devils, già capo-classifica del mondiale WSBK 2015, ci dice la sua sulla lotta per titolo.
Grazie alla vittoria in Gara-2 e al secondo posto in Gara-1 a Phillip Island, il britannico Leon Haslam ha terminato il primo round stagionale del Mondiale SBK 2015 con i gradi di primo capo-classifica dell’anno, anche se in coabitazione con l’ex compagno di colori Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team). Per Haslam, approdato in inverno al team Aprilia Racing Red Devils dopo due anni in Honda, la stagione è quindi iniziata ‘col botto‘, mettendo a tacere coloro che lo vedevano come un pilota in declino dopo i deludenti risultati raccolti in sella alla Fireblade.
Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione ufficiale dei team Aprilia Racing 2015 svoltasi la scorsa settimana a Milano, negli studi di Sky, e ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda sul suo scoppiettante inizio di stagione.
Aprilia Racing Team Red Devils – SBK 2015 – Gallery Fotografica
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Già nei test invernali avevi fatto vedere di aver trovato subito un ottimo feeling con l’Aprilia RSV4 RF, e a Phillip Island hai raccolto dei risultati che forse hanno superato le tue stesse aspettative. ti aspettavi di iniziare così bene?
“Sì, le cose sono andate subito bene per noi, ma devo dire che ci aspettavamo di iniziare la stagione in modo molto positivo. Il mio feeling con la moto è stato immediato sin dai primi chilometri fatti insieme, ed il lavoro di sviluppo è stato fatto ascoltando quelle che erano le mie esigenze. Il risultato è che siamo arrivati in Australia sentendoci già in buona forma e pronti a dire subito la nostra, e la vittoria e il podio a Phillip Island ci hanno dato subito ragione. E’ stata un inizio di stagione da sogno.”
Da capo-classifica del mondiale, anche se insieme a Rea, credi di poter aspirare a vincere il titolo al primo anno con Aprilia?
“Al momento è abbastanza presto per parlarne, perché tutto può ancora succedere, ma è chiaro che il nostro obiettivo è rimanere in lotta il più a lungo possibile per il titolo. Per adesso non ci resta che dare sempre il massimo in ogni gara, poi, più avanti, vedremo a che punto siamo messi. Il team comunque sta lavorando in modo fantastico: continuando così, le cose non potranno che andare bene.”
Chi credi saranno i vostri avversari più temibili nel corso della stagione?
“Credo che i nostri avversari principali siano i piloti ufficiali di Kawasaki e Ducati. Johnny [Rea] si è dimostrato subito fortissimo con la Ninja, e lo abbiamo visto bene a Phillip Island, ma anche Tom [Sykes] sarà sicuramente tra i piloti più forti della stagione. In Australia non è stato brillantissimo, ma è anche vero che quella è una pista che non gli è mai piaciuta granché e che, per certi versi, è anche un po’ anomala rispetto alla media degli altri tracciati.”
“Le Ducati hanno dimostrato di essere avversari temibili fin dai primi test, ma è evidente che l’infortunio di Giugliano è stato un brutto colpo per loro. Se dovrà saltare davvero quattro round, sarà molto difficile per lui risalire. Per il titolo, quindi, credo che saranno costretti a puntare su Chaz [Davies], che comunque è un signor pilota.”
E cosa mi dici del tuo nuovo compagno Jordi Torres? Anche lui è andato piuttosto forte nei test, e in Gara-1 a Phillip Island ha fatto vedere di non essere troppo distante dai top-rider…
“Torres è molto bravo, ha grande talento ed è una persona con tanta energia. Andiamo molto d’accordo e io cerco di aiutarlo come posso nel comprendere la Superbike. Da rookie, è normale che abbia qualche difficoltà iniziale di apprendimento, ma abbiamo visto il suo grande potenziale sia nei test invernali che a Phillip Island. Credo che sarà in grado di lottare per la vittoria molto presto.”
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Visti i tuoi risultati con Honda, non erano in molti ad aspettarsi un tuo inizio di stagione così forte in sella alla RSV4. Credi che sia cambiato qualcosa in te anche a livello personale?
“Finalmente, dopo tanto tempo, ho potuto preparare la stagione senza intoppi, ed il fatto di ricominciare in una nuova squadra ha contribuito a darmi quel feeling che si ha quando ci si prepara ad iniziare un nuovo capitolo della propria vita. Ad ogni modo, devo dire che gran parte del merito è da attribuire alla moto, che è davvero fantastica. Come ho detto prima, il feeling tra di noi è stato immediato.”
Quali credi siano stati per te i maggiori benefici nel passaggio dalla moto giapponese a quella italiana?
“Con Honda sono stati degli anni un po’ particolari, nei quali mi sono infortunato più di una volta, e questo probabilmente mi ha impedito di trovare il pieno feeling con la moto. Tuttavia, con l’Aprilia il feeling è arrivato subito, e questo è dovuto alla bontà del pacchetto: un grande motore, un grande telaio, un’elettronica al massimo livello che lavora alla perfezione… e anche con il team si subito instaurato un grande rapporto.”
“Con l’Aprilia mi sembra di diventare sempre più veloce e più forte dopo ogni giro, e questo non può che far aumentare la mia fiducia nella moto. Già adesso non vedo l’ora di tornarci in sella per il prossimo round. Il punto è che nelle ultime stagioni ho sempre avut a che fare con moto che necessitavano di grande sviluppo, mentre la RSV4 è una moto già ‘fatta e finita’ e che ha dimostrato di essere vincente anche l’anno scorso. Per me è incredibile pensare che questa moto, a parte quelle poche modifiche concessi dai nuovi regolamenti, sia praticamente la stessa che ti puoi andare a comprare in concessionaria.”
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La prossima volta che tornerai in sella sarà per il secondo round del Mondiale in Tailandia, una pista nuova per tutti. Hai già raccolto informazioni a riguardo?
“Ho visto qualche filmato, ma riuscirò a farmi davvero un’idea solo quando inizierò a girarci in prima persona. come puoi immaginare, è una cosa normale comunque. Una cosa che so già, però, è che farà molto caldo, e quindi bisognerà arrivarci al massimo della condizione fisica.”
Hai guidato molte moto in molte classi nella tua carriera: qual’è quella che ricordi con maggior piacere, che ha un posto speciale nella tua memoria?
“Guardando alla mia carriera, devo ammettere che conservo un ottimo ricordo della Suzuki che ho avuto nel 2010, con cui sono arrivato secondo nel Mondiale Superbike. In generale, ho un ottimo ricordo di quell’anno, dell’atmosfera nel team e di tutto il resto, ma quello è stato probabilmente il mio miglior anno di sempre. Ma se le cose con Aprilia continuano così, potrei cambiare idea molto presto [sorride].”
Prima di salutarti, non posso che chiederti come sta il mitico ‘Rocket Ron’ [Haslam, padre di Leon ed ex-pilota del Motomondiale e non solo negli anni ’70-’80].
“Mio padre? Lui sta sempre bene ed è sempre di buon umore [Ride]… E’ sempre molto impegnato con la sua Race School a Donington, ma ultimamente è andato a girare anche in Spagna e da qualche altra parte. Devo ammettere che mio padre passa ancora più tempo in pista di quanto non faccia io.”