Sbk Thailandia, Superpole infuocata: ancora Rea (Kawasaki)!

Sembrava fatta per Leon Haslam e la sua Aprilia, ma con una rabbiosa “zampata”, Jonathan Rea 1’33.382) ha concesso in Tailandia il bis di Phillip Island conquistando con la sua Kawasaki la seconda consecutiva splendida Superpole stagionale.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 21 mar 2015
Sbk Thailandia, Superpole infuocata: ancora Rea (Kawasaki)!

Anzi, stavolta sul nuovo piatto e brumoso circuito di Buriram è filato tutto liscio, non c’è stata la bandiera rossa che a Phillip Island chiuse con tre minuti d’anticipo le ostilità causa il terribile incidente di Salam, dimostrando la competitività del nuovo binomio Rea-verdona, favorito d’obbligo per il doppio round di domani.

Intendiamoci, niente è scontato: un conto è il giro secco e un conto sono due corse tiratissime, rese ancor più difficili e incerte da temperature in grado di cuocere gomme, motori e piloti.

Ma Rea è davvero un gran manico, un osso duro, piegando, oltre le velleità di tutti gli avversari, specie quelle dell’ex campione del mondo Tom Sykes, cui oramai pesa come un macigno l’ombra del compagno di squadra.

Anche Sykes ce l’ha messa tutta, anzi a tre minuti dalla fine era sul punto di fare il miracolo, poi una doppia sbandata e un quasi dritto lo ha indotto a tirare i remi in barca e a rimandare a domani l’attacco.

Di breve durata è stata la gloria della Suzuki (moto migliorata ma con il motore ancora in cerca di HP) in vetta con il superbo Alex Lowes nelle prove del Day-1, ma incapace di contenere il ritorno della Kawasaki di Jonathan e dell’Aprilia di Leon Aslam (ottimo secondo tempo 1’33.393 +0.011, un’inezia).

Rea, Hslam, Lowes appiccicati in prima fila; a seguire, in seconda, Sykes (comunque coriaceo e pronto per la bagarre di domani), Torres (giovane talento e grande acquisto della Casa di Noale), Davies (oggi meno pimpante ma capace con la sua Ducati di ogni exploit in gara) e, udite! Udite! Troy Bayliss (1’34.334 +0.952, a due decimi e mezzo dal suo compagno di squadra Davies), settimo tempo dopo il 14esimo tempo del “debutto” a Phillip Island. Che dire del … neo acquisto Ducati? Solo e semplicemente, grazie!

E le Honda? Dopo Bayliss: VD Mark ottavo (1’34,514 +1.132) e l’iridato Guintoli nono: 1’34.562, come dire, non ci siamo ancora. Aspettando domani lo show del giovane VD. Gli italiani, con Davide Giugliano convalescente (dai, forza!), fuori dalla top ten, con Matteo Baiocco 12esimo: 1’35.024.

Domani, show assicurato.

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