Suzuki: il turbo ritorna in moto

Suzuki riprova a percorrere quella stessa strada che trentadue anni fa si rivelò un flop: il turbo su una moto. Con il deposito di brevetti legati al prototipo Recursion, la casa di Hamamatsu pensa ad una media con potenza e coppia da 1000.

Di Gianluca Salina
Pubblicato il 1 apr 2015
Suzuki: il turbo ritorna in moto

Dopo il compressore centrifugo, riportato in auge da Kawasaki sulle H2/H2R, è la volta di Suzuki che, dopo aver presentato il concept Recursion al TokyoMotor Show del 2013, starebbe per avviare la produzione di una moto dotata di propulsore turbo.

Il recente brevetto depositato costituisce un’altra prova dell’interesse della casa di Hamamatsu a questo tipo di applicazione, con l’obiettivo di raggiungere elevati valori di potenza e coppia senza dover ricorre a motori di grossa cubatura.

A trentadue anni di distanza dalla XN 85D Turbo, la filosofia Suzuki pare non essere cambiata più di tanto: 673 cc nell’83, 588 cc per la Recursion. Cresce la potenza (erano 85 cavalli, la Recursion ne ha un centinaio) e diminuisce il turbo-lag, più croce che delizia di tutte le moto turbo degli anni ’80.

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Questo risultato sarebbe frutto, oltre che dell’elettronica attuale, anche del posizionamento del compressore vicino all’uscita dalla testa del motore, cosa che limita il percorso dei gas di scarico prima che questi entrino nella turbina.

Un simile motore garantirebbe valori di coppia dell’ordine dei 100 Nm, numeri più vicini a quelli di un 1000 che non ad un 600 e che potrebbe aprire la strada, oltre che a mezzi votati al turismo, anche a moto dall’indole sportiva. Dopo il flop degli anni ’80, sarà buona la seconda?

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