La nuova Suzuki MotoGP potrebbe diventare la prossima GSX-R 1000

Voci dal Giappone ipotizzano che l'attuale prototipo Suzuki per il ritorno in MotoGP potrebbe diventare la prossima Gixer 1000: leggi il report.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 25 mag 2012
La nuova Suzuki MotoGP potrebbe diventare la prossima GSX-R 1000

Il periodico giapponese Young Machine ipotizza che il prototipo Suzuki MotoGP in fase di collaudo sul circuito di Sugo sia una evoluzione ‘racing’ di quella che sarà la prossima Suzuki GSX-R 1000. Il giornale ammette che si tratta di un’ipotesi, ma non del tutto insensata viste le pressioni che Dorna sta esercitando da tempo sulle case costruttrici per rendere i prototipi della MotoGP simili alla neonata classe CRT. Giusto per capirci, l’immagine della copertina di Young Machine è la stessa, photoshoppata – del prototipo visto qualche giorno fa.

Young Machine sostiene che Suzuki – ovviamente al corrente del piano strategico della Dorna – stia sviluppando la propria nuova arma per la MotoGP sulla base del motore che andrà ad equipaggiare la prossima Gixer 1000, il cui debutto sul mercato é previsto per il 2014. Se Dorna riuscisse ad introdurre nel regolamento MotoGP la centralina unica ed un certo limite al regime di rotazione massimo, il divario di potenza con i prototipi potrebbe in effetti non essere poi così schiacciante, e questo é un elemento che potrebbe tornare molto utile anche in termini di marketing, cioé in fase di promozione della nuova GSX-R 1000.

Sono in molti a sostenere che la formula adottata per le CRT sia in qualche modo uno svilimeto della purezza della MotoGP, intesa come classe di prototipi che siano la massima espressione tecnologica del motociclismo, tuttavia l’adozione di questo modello fornirebbe una prospettiva quantomeno interessante per la serie. La presenza in griglia di moto come la ART – che si può implicitamente considerare come un’avanguardia Aprilia nella CRT – é indicativo di come i costruttori possano essere interessati ad una formula del genere, ed é probabile che Suzuki intenda adottare lo stesso tipo di approccio. E’ inoltre innegabile che lo stato di salute attuale della MotoGP non sia dei migliori: servirebbe una svolta, ma tutto rimane nelle mani di chi scriverà il prossimo regolamento.

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