Sosta selvaggia degli scooter sui marciapiedi: Ancma risponde

A volte le cattive abitudini di alcuni portano a generalizzazioni che servono solo a dare una visione distorta della realtà. Ancma vuole fare chiarezza.

Di Rosario Scelsi
Pubblicato il 23 apr 2015
Sosta selvaggia degli scooter sui marciapiedi: Ancma risponde

In città molta gente non rispetta il codice della strada. Tra gli attori di fenomeni di inciviltà ci sono anche i motociclisti. Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare del parcheggio selvaggio sui marciapiedi milanesi degli utenti a due ruote, specie di quelli con gli scooter.

Il fatto è biasimabile, come riferisce l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori (Ancma), ma non deve portare a riflessioni sbagliate, che inducano a demonizzare un’intera categoria di utenti, per colpa di alcuni indisciplinati, il cui numero si va progressivamente riducendo.

Per migliorare il quadro non occorrono campagne aggressive, ma bisogna sollevare un dibattito ampio e condiviso che coinvolga tutti gli attori interessati, dalle amministrazioni locali, alle associazioni, agli utenti. Secondo l’Acmna è questa la strada da percorrere. Lo stesso sodalizio coglie l’occasione per ribadire quanto le moto possano conrìtribuire alla mobilità sostenibile.

In tal senso è necessario continuare ad attuare una serie di misure incentivanti l’uso delle due ruote a Milano, come l’accesso alle corsie preferenziali; l’accesso libero all’Area C; l’aumento del numero di posteggi riservati alle due ruote; l’adozione del bike sharing e ora anche dello scooter sharing; la creazione di piste ciclabili e di aree a velocità contenuta.

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