Special d’autore: Yamaha XJR1300 Yard Built Skullmonkee

Alla Bike Shed 2015 di Parigi, organizzata dall’omonimo Motorcycle Club e dedicata alla scena cafe racer, scrambler e brat-style, Yamaha ha presentato una nuova Yard Built: la XJR1300 Skullmonkee realizzata da Wrenchmonkees.

Di Lorenzo Rinaldi
Pubblicato il 24 apr 2015
Special d’autore: Yamaha XJR1300 Yard Built Skullmonkee

Il 2015 sarà un anno in cui gli appassionati assisteranno alla nascita di numerosi progetti Yard Built sviluppati da bike-maker selezionati e dedicati alla nuova XJR1300. Saranno la dimostrazione concreta che è possibile un uso creativo di componenti aggiuntivi, in linea con il concept originario Yard Built, che non prevede pesanti interventi pesanti come tagli o saldature sul telaio.

I primi a raccogliere questa sfida sono stati i due preparatori di Copenhagen Per Nilson e Nicholas Bech, che già si erano cimentati un paio d’anni fa con una XJR realizzando la Monkeefist, la loro prima Yard Built a cui poi seguì la SR400 GibbonSlap. Proprio la Monkeefist ha ispirato i designer Yamaha per la realizzazione del nuovo modello, come afferma infatti Shun Miyazawa, Product Manager di Yamaha.

“Gran parte delle intuizioni che hanno portato alla creazione dell’ultima XJR1300 provengono dalle precedenti collaborazioni con Wrenchmonkees. La loro prima Yard Built XJR1300, Monkeefist, ha fornito l’ispirazione decisiva per i modelli attuali. Proprio per questa influenza non abbiamo sentito la necessità di cambiare radicalmente la moto, ma ci siamo invece concentrati sulla messa a punto e sui miglioramenti necessari per esaltare la sua personalità.”

Per trasformare la moto, i Wrenchmonkees hanno utilizzato, modificandoli, componenti aftermarket, mentre altri elementi sono stati realizzati artigianalmente. Il manubrio è costituito da semi manubri LSL Speed Match, in alluminio verniciato nero, e da manopole Biltwell. Al centro spicca il mini tachimetro digitale MMB con luce gialla, sopra un faro anteriore del catalogo Wrenchmonkees.

Interamente rivisto l’impianto frenante con componenti Beringer, a partire dai dischi Hypersport, fino alle pinze e alle pompe, compresa quella della frizione e infine i tubi in treccia metallica verniciati di nero. La ciclistica utilizza la forcella di serie abbassata di 60 mm e alloggiata su piastre artigianali in alluminio ricavato dal pieno, mentre dietro i due ammortizzatori sono Öhlins STX 36. Marchiati LSL sono anche le pedane in alluminio verniciato nero e l’ammortizzatore di sterzo Titan.

I cerchi da 17” sono quelli di serie, ma calzano pneumatici Michelin Pilot Road 4 nelle misure originali 120/70 e 180/55. Artigianali anche la sella e le cover frizione e accensione, così come il supporto per le luci posteriori a LED, collocato sopra lo scarico in acciaio con terminale Spark.

La moto è stata riverniciata di nero lucido con accenti dorati, il serbatoio impreziosito col logo Skullmonkee. Chi possiede una XJR può ordinare il kit Skullmonkee direttamente sul sito web Wrenchmonkees e aggiungere così un tocco di genio danese alla propria moto.

Ultime notizie