Cala il prezzo dei carburanti dopo i ribassi ENI

La decisione presa nel fine settimana dall’ENI di ridurre il costo del carburante alla pompa sembra aver prodotto effetti benefici in tutta Italia, visto che diverse altre compagnie petrolifere hanno deciso di seguire l’esempio dell’ex Ente Nazionale Idrocarburi. Infatti, dopo che ENI ha annunciato il taglio netto di 1 centesimo al litro sul prezzo al dettaglio di benzina e gasolio, anche IP, Q8, Shell e Tamoil hanno deciso di rivedere al ribasso i propri listini, anche se con modalità diverse: per quanto riguarda la benzina, Q8 ha operato un taglio di 0,5 centesimi mentre IP e Tamoil hanno optato per 1 centesimo; per quanto riguarda il diesel Q8 ha tagliato 0,5 centesimi con IP, Shell, Tamoil e anche Total-Erg che hanno ridotto il prezzo al litro di 1 centesimo.

Questa serie di tagli ed il concomitante rafforzamento dell’Euro degli ultimi giorni hanno così consentito a motociclisti e automobilisti italiani di non avvertire troppo il peso dell’accise introdotta dal Governo per l’emergenza terremoto in Emilia. Sul mercato internazionale comunque si é registrato ieri un leggero rialzo della benzina, che é arrivata a 547 € per mille litri (+4), mentre rimane sostanzialmente stabile il gasolio, quotato a 586 euro per mille litri. Nella rete distributiva nazionale si avvertono comunque maggiormente gli effetti dei ribassi: secondo i rilevamenti di Quotidiano Energia, le medie ponderate in modalità ‘servito’ sono infatti scese a 1,831 € per la ‘verde’ ed a 1,718 € per il diesel (-0,5 centesimi), mentre é fermo a 0,819 il GPL.

I prezzi dei carburanti praticati sul territorio risultano quindi in calo, in coerenza con la diminuzione dei prezzi raccomandati dai petrolieri. A livello nazionale, il prezzo medio praticato per la benzina va dall’1,818 euro/litro di ENI ed Esso all’1,831 di Shell e Tamoil (no-logo a 1,713), mentre per il gasolio si passa dall’1,708 euro/litro di ENI all’1,718 di Shell (no-logo a 1,583).

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