Melandri in Malesia: "Tanto caldo e poco grip"

Di Gianni C.
Pubblicato il 2 set 2006
Melandri in Malesia:



Malesia, Australia, Giappone, Estoril e Valencia. A 5 gare dalla fine nulla è ancora deciso nella classe regina. Hayden, in testa alla classifica generale con 201 punti, è seguito da un gruppo di quattro agguerritissimi piloti pronti a vender carissima la pelle.
Tra questi il ravennate Marco Melandri (Fortuna Honda) affamato di rivincita dopo le ultime non brillantissime prestazioni: “In questo momento è importante affrontare al meglio ogni singola gara cercando di fare il massimo. Sono contento di andare a correre in Malesia, un bel circuito, tecnico, tra i più difficili del mondiale per la MotoGP perché ci sono curve molto lunghe. Quando penso alla Malesia, penso al caldo, ad una pista con poco grip, dove scivola molto. Sicuramente per l’appuntamento malese la preparazione atletica dei piloti fa la differenza e in questo senso posso dirmi tranquillo perché l’allenamento è uno dei miei punti forti. Di solito vado in bicicletta, faccio cross e supermotard alternati alla palestra dove mi preparo in modo specifico per le caratteristiche della pista che di volta in volta andiamo ad affrontare.
Adesso ci aspettano tre gare di fila su tracciati molto diversi ma non sono preoccupato, mi piace correre e non vedo l’ora di tornare in sella alla mia RC211V. Lo scorso anno ho corso qui con 35 punti di sutura al piede e quindi non si può considerare una gara indicativa. Comunque sono fiducioso perché la nostra moto ha un buon assetto che mi permette di essere costante su ogni pista. Date le alte temperature e le condizioni dell’asfalto sarà fondamentale la scelta della gomma.”

Toni Elias ricorda questo circuito molto bene. Proprio qui cominciò la sua avventura in sella ad una MotoGP durante i primi test invernali. Dopo Brno lo spagnolo spera di essere in forma per questo caldissimo finale di stagione: “I due giorni di test dopo il GP della Repubblica Ceca sono stati molto importanti per capire meglio la moto. Abbiamo lavorato sul bilanciamento dei pesi per cercare di migliorare il trasferimento in frenata. Stiamo lavorando nella giusta direzione e sono fiducioso per il prossimo impegno. Spero di poter raccogliere quanto prima i frutti di tanto lavoro. Il circuito di Sepang mi piace molto come disegno, è un tracciato impegnativo per moto e pilota: ci sono staccate violente e punti che richiedono una guida aggressiva e sezioni invece dove far scorrere la moto” .

via | Gresiniracing.com

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