SBK, Aragon: Max Biaggi vince Gara1, epica battaglia con Melandri

Nessuna strategia, una lezione da motociclismo vero, un duello tutto italiano senza esclusione di colpi. E’ questa la fotografia di Gara1 qui ad Aragon, una delle gare più belle della stagione 2012 del Mondiale Superbike. Onore a entrambi gli sfidanti, Max Biaggi e Marco Melandri, cameraman d’eccezione date le inquadrature dell’ onboard sul codone dell’altro. Alla fine la spunta il Corsaro, abile ad attendere il momento giusto per l’attacco finale.

Prima curva è già crash: ne fanno le spese Rea e Kuba Smrz. Nel frattempo Laverty sembra un indemoniato, passa prima il compagno di squadra Biaggi e insidia e supera alla staccata della prima curva il poleman Tom Sykes. Ma il Corsaro non ci sta e anche lui sorpassa l’inglese per non far scappar via il suo team-mate e ristabilire le gerarchie in casa Aprilia.

C’è un altro pilota, sempre in sella alla RSV4, che sta risalendo posizioni su posizioni, prendendo a schiaffi gli avversari: è Chaz Davies, che sfrutta tutta la ciclistica e tutta la pista a sua disposizione, regolando Haslam, Badovini e Giugliano e piazzandosi stabilmente in sesta posizione.

A questo punto si sveglia Marco Melandri: il ravennate guida con un ritmo forsennato, viaggiando anche più forte dei piloti di testa. Stupenda la sequenza dei sorpassi che Macio ingaggia con Laverty, con incroci di traettorie ed entrate al limite. Melandri ha la meglio, la sua BMW è un missile e si lancia all’inseguimento di Max Biaggi.

Si apre così un duello tutto italiano, con botta-e-risposta a suon di giri veloci, tenendo un ritmo da qualifiche. Il gruppo degli inseguitori a metà gara è oltre 6 secondi e mezzo: i nostri porta colori guidano con stile ed efficacia, non ce n’è per nessuno e fanno letteralmente un altro sport. Dietro si scambiano le posizioni, nei giochi per il podio rientra anche Carlos Checa.

La gara è tutta lì davanti, con Biaggi che comanda e Melandri che lo insegue e lo studia. Due “larghi” in cui incappano rispettivamente faveoriscono il ritorno e il soprasso del rivale. Uno nella scia dell’altro, una bagarre straordinaria tra i due talenti cristallini del motociclismo italiano e mondiale. Il Corsaro non molla la presa e butta giù la zampata del campione a due giri dalla fine: Melandri cerca di ricucire lo strappo, ma Max chiude ogni porta e va a vincere Gara1.

1. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39’51.188
2. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 39’51.466
3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 40’00.650
4. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 40’02.015
5. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 40’06.896
6. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 40’18.785
7. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 40’20.220
8. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 40’30.562
9. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 40’32.075
10. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 40’32.628
11. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 40’33.244
12. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 40’33.557
13. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 40’33.857
14. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 40’39.198
15. John Hopkins (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 40’40.940
16. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 40’45.778
17. Norino Brignola (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 41’50.841
RT. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 37’59.942
RT. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 38’00.256
RT. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 37’42.556
RT. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 20’25.914
RT. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 17’07.882
RT. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R