Pneumatici Continental: il Test di Motoblog
Cremona - Nel mondo motociclistico gli pneumatici rappresentano una variabile nella quale, oltre al fattore puramente tecnico, incide sempre più spesso una grande componente psicologica e questo, sia perchè sono responsabili del nostro equilibrio, sia per il delicato e gravoso lavoro che devono svolgere data l'esigua superficie di contatto attraverso la quale devono trasmettere le forze longitudinali e trasversali.
La tecnologia odierna e le ciclistiche che le moto mettono oggi a disposizione dell’utenza medio/alta renderebbro di fatto la stragrande maggioranza delle gomme altamente affidabili e performanti ma è innegabile ed inevitabile che il pilota di turno abbia, in fondo, una spiccata preferenza per una marca o un altra e, difatti, Pirelli e Metzeler si spartiscono una generosissima fetta di mercato grazie alle loro gomme dalla ottime performance ma dalle carcasse sempre prevedibili, mentre, andando più sul tecnico troviamo le più ostiche ma non meno performanti Michelin e Dunlop caratterizzate da una carcassa assai rigida che richiede una ricerda di setup particolare e molto più precisa per rendere al meglio.
Continental, con i suoi due nuovi prodotti, và ad inserirsi esattamente nel mezzo con due gomme figlie della stessa tecnica ma diversificati in base all’utilizzo finale con una una gomma prettamente stradale (Continental SportAttack 2) e una gomma più propensa a sopportare di buon gradi tanto la strada quanto la pista (RaceAttack Comp. Endurance).
Abbiamo provato per queste due nuovissime gomme nell’altrettanto nuovo circuito di San martino del Lago in provincia di Cremona ed abbiamo affidato la prova a un pilota capace di non farsi influenzare dal nome della marca o da preferenze personali grazie a una manetta di primissimo livello e una grande professionalità. Infatti anche questa volta dopo i test effettuati sia con le moto elettriche CRP che con le off rod di Husqvarna, alla guida per Motoblog troviamo Lorenzo Savadori, attualmente impegnato nella Superstock 1000 FIM Cup in sella alla Ducati 1199 Panigale del Barni Racing Team Italia, e già Vice-campione della RedBull Rookie Cup nel 2007, Campione Italiano Velocità e Campione Europeo Velocità nel 2008 giusto per citare un paio di punti del suo interessante palmares, insomma una garanzia.
Lorenzo Savadori prova in pista i nuovi pneumatici Continental 2012
Come sono fatte
Entrambe le gomme si presentano come multimescola ovvero dotate di una mescola più o meno morbida a seconda della zona del battistrada e del carico di lavoro che và a generarsi in una guida, dinamicamente varia, come solo quella di moto può essere. La tecnologia multimescola non è una novità assoluta ma è in auge ormai da diversi anni ormai, quello che però distingue le Continental nel panorama odierno è la tecnologia con la quale è variata questa mescola nella creazione dello pneumatico: la Continuos Compound che regala una miscelazione ed una fusione delle differenti mescole così dolce da non venire assolutamente percepida dal pilota. Grazie a questa assenza di congiunzioni nette si percepisce un confort e una sicurezza che regalano un feeling di guida di altissimo livello. Le mescole sono morbide verso le spalle per supportare adeguatamente i maiuscoli angoli di piega permessi dalle ciclistiche odierne e più dure verso il centro dove alla gomma viene richiesto solo di fare tanta strada ma senza dimenticarsi di gestire accellerazioni decisamente maiuscole.
Ma Continental non si è accontentata di creare solo una gomma multimescola, ha dato fondo alla tecnologia di cui dispone utilizzando anche una particolare base per le sue mescole chiamata Black Chili che rappresenta lo stato d’arte della tecnologia sportiva attualmente disponibile in casa Continental regalando lalla mecola una elasticità del tutto particolare ed unica. Con la tecnologia Black Chili viene ottimizzata al massimo l’interazione tra lo pneumatico e l’asfalto grazie ad un sapiente uso, tra gli altri ingredienti che lo compongono, delle polveri di carbonio che riducono in maniera incredibile i tempi di warm-up e regala la rassicurante sensazione di avere decisamente più “gomma a terra” di quanta realmente non ce ne sia. Ma queste gomme, nonostanti le maiuscola performance garantite su asfalto asciutto, sono state pensate per un uso a tutto tondo e, quindi, anche su asfalto bagnato grazie alla Activated Silica Compound che altro non è se non un sapiente uso della silice nella mescola e l’esclusiva Traction Skin che regala alla gomma una ruvidità ottimale già dal primo giro di gomma sulla strada da montate sui cerchi venendo a mancare, grazie ad essa, la cera che tanto richiede attenzioni particolari nella fase di rodaggio di una gomma nuova.
Come vanno
Le gomme che il nostro tester è stato chiamato a provare sono state la nuova SportAttack 2 e l’altrettanto nuova e più sportiva RaceAttack Comp. Endurance.
Ricordiamo che la versione SportAttack 2 raccoglie l’eredità del precedente modello andando a migliorare ulteriormente le sue qualità con una manegevolezza da riferimento e un feeling che rimane altissimo fino ad inclinazioni decisamente poco compatibili e consigliabili con il CdS, se pensiamo che sono nate come gomme esclusivamente stradali riusciamo ad apprezzare quanto Continental abbia saputo travasare la tecnologia sportiva in una gomma dedicata ad una generosissima e quantomai varia fetta di mercato.
Sul bagnato si sono rivelate gomme sincere, capaci di farvi continuare il viaggio, o riportarvi a casa, anche durante un improvviso fortunale senza percepire quella sgradevole sensazione “tengo e non tengo” proprie delle gomme di indirizzo decisamente sportivo come, invece, sono. Abbiamo testato le nuove Continental sui diversi tipi di moto e nelle diverse misure, scoprendo cosi’ il loro comportamento tanto sulle sportivissime GSXR e ZX10R quanto sulla ottima naked GSR 750 targata Suzuki, nel ventaglio delle proposte non sono mancate la piccola ER6Ne la turistica Versys 1000.
La RaceAttack Comp. Endurance invece non fanno nulla per nascondere la derivazione e l’indirizzo decisamente più sportivo, offrendo, da subito, a fronte di una minore manegevolezza, una sensazione di grande stabilità di avantreno anche e soprattutto nelle pieghe più violente e tipiche di una guida d’attacco così come eccellente è il feeling durante le staccate più impegnative; è una gomma che richiede di essere utilizzata in modo deciso, senza troppi pensieri: “maltrattatela e saprà rispondervi nel modo migliore” e il nostro Savadori non se lo è fatto ripetere due volte prodigandosi in staccate funamboliche e ingressi curva da vero pilota professionista con gran divertimento tanto suo che di chi è intervenuto alla presentazione di queste due ottime gomme.
La durata delle gomme è ottima e nel corso dei molti giri inanellati abbiamo rilevato una consumo in linea con il previsto accompagnato da reazioni sempre sincere e prevedibili, verso fine vita il grip cala in maniera sensibile ma la gomma avvisa e comunica sempre esattamente al pilota di quanto se ne disponga ancora senza reazioni improvvise.
Anche le Endurance si sono rivelate gomme sincere sul bagnato permettendo comunque un ritmo al giro più che dignitoso senza dare segnali di cedimento improvvisi e rivelando un ottimo sistemza di scarico dell’acqua dalla zona di contatto tra battistrada e asfalto.
Prezzi e misure
Misure ContiSportAttack 2
Anteriore
110/70ZR17 M/C (54W) € 198,44
120/60ZR17 M/C (55W) € 204,49
120/70ZR17 M/C (58W) – BMW S1000RR – € 209,33
Posteriore
150/60ZR17 M/C (66W) € 252,89
160/60ZR17 M/C (69W) € 252,89
180/55ZR17 M/C (73W) € 282,54
180/55ZR17 M/C (73W) – specifica rinforzata per BMW – € 289,19
190/50ZR17 M/C (73W) € 284,96
190/55ZR17 M/C (75W) – BMW S1000RR – € 291,01
Misure ContiRaceAttack Comp. Endurance
Anteriore
120/70ZR17 M/C (58W) € 210,54
Posteriore
160/60ZR17 M/C (69W) € 254,10
180/55ZR17 M/C (73W) € 283,75
190/50ZR17 M/C (73W) € 286,17
190/55ZR17 M/C (75W) € 289,80
240/45ZR17 M/C (82W) € 365,42
Il circuito di San Martino al Lago
Il nuovissimo circuito sorto alle porte di Cremona, nel comune di San Martino del Lago, è un tracciato adatto tanto alla maxisportiva che alla naked grazie ad una conformazione estremamente varia ed equilibrata. Il tracciato è lungo 3.450m con un rettilineo di quasi 1km e 11 curve di cui 6 a sinistra e 5 a destra. Le curve sono varie e comprendono tanto il tornantino da affrontare in prima marcia quanto curvonio da affrontare a gas aperto e in appoggio. Pista tecnica ideale per il pilota smaliziato ma si presta anche ad essere eletta come pista “scuola” per le nuove leve motociclistiche: il calendario dell’autodromo è, difatti, ben fornito sia di giornate dedicate al primo quanto a quelle dedicate ai secondi e ai loro corsi di guida.
Con un rettilineo di ben 940 mt, il tracciato risulta ottimo anche per il raggiungimento di alte velocità, per testare al massimo le prestazioni motoristiche aerodinamiche e di frenata dei mezzi impiegati.
Il circuito è frazionabile in due configurazioni da 1.542 mt e 1.834 mt.
Circuito San Martino del Lago
Via Giuseppina, 2
San Martino del Lago – Cremona
Sviluppo pista 3400 mt
Larghezza massima pista 14 mt
Larghezza minima pista 12 mt
Numero curve 11
Numero curve a destra 5
Numero curve a sinistra 6
Senso di percorrenza Antiorario
Pendenza trasversale massima 5%
Lunghezza massima rettilineo 950 mt
Tester: Lorenzo Savadori
Foto: Continental Press
Testi: Mario Savoca Corona, Lorenzo Savadori, Lorenzo Baroni