WSBK: Paul Denning, boss del team FIXI Crescent Suzuki, commenta la travagliata stagione di debutto

Interessante intervista con Paul Denning, numero uno del team FIXI Crescent Suzuki che partecipa al Mondiale SBK con Hopkins e Camier: leggi le sue riflessioni

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 17 lug 2012
WSBK: Paul Denning, boss del team FIXI Crescent Suzuki, commenta la travagliata stagione di debutto

Il Campionato Mondiale Superbike si avvicina al GP della Repubblica Ceca – in programma questo weekend sul circuito di Brno – per quello che è il nono appuntamento del calendario 2012, e per molte squadre è già tempo di tirare i primi bilanci. Per il team FIXI Crescent Suzuki questa è stata la stagione di debutto nel Mondiale, ed il numero uno della squadra, il Team Principal Paul Denning, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha toccato diversi temi interessanti della stagione 2012, dal ‘salto’ dalla BSB alle lesioni a John Hopkins, fissando gli obiettivi del team per la seconda metà della stagione e offrendo la sua visione sull’attuale situazione del campionato.

Con due piloti del calibro di Leon Camier, campione BSB 2009, e del sovracitato Hopkins, che ha sfiorato lo stesso titolo lo scorso anno per una questione di millesimi, la squadra si aspettava di avere meno difficoltà nell’imporsi nella World Superbike, ma è lo stesso Mr.Denning in un intervista rilasciata dai canali ufficiali Suzuki a spiegare quanto sia stato difficile per la squadra compiere il proverbiale ‘passo successivo‘, anche a causa della feroce concorrenza nel Mondiale Superbike.

Effettivamente si è trattato di un passo più lungo e più difficile di quanto ci aspettassimo – ammette Denning – Partecipare in qualità di wildcard al solo GP di Gran Bretagna con un top rider, come abbiamo fatto in passato con Chris Walker, John Reynolds e Tom Sykes e come abbiamo fatto l’anno scorso con John Hopkins, è una cosa molto diversa rispetto all’organizzare team, moto, gomme e piloti nel corso di un intero Campionato del Mondo. Inoltre il livello di competitività nel Mondiale Superbike è evidente agli occhi di tutti, con ‘Top Riders’ provenienti da campionati nazionali, ex campioni del mondo, ex-piloti della MotoGP… ma anche se il passo in avanti è stato più grande del previsto, tutti sapevano che 2012 sarebbe stata una stagione di apprendimento per noi.” Segue il resto dell’intervista.

Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon

Il livello della competizione nel campionato è per Denning uno dei maggiori problemi: “Il grado di competitività dell’edizione di quest’anno e l’intensità di questa competizione lo hanno reso significativamente più difficile delle edizioni precedenti: ci sono squadre che l’anno scorso faticavano e che quest’anno vanno fortissimo, ci sono molti piloti affermati, e devi essere sempre al massimo. Se ti capita di avere un passo più lento un secondo al giro dai migliori, è probabile che non riesci a finire neanche nei primi 16.

Secondo Denning comunque la moto in sè non sembrerebbe rappresentare un problema quanto piuttosto l’adattamento della squadra agli standard del nuovo campionato: “Abbiamo imparato molto fino ad oggi, e lo stiamo ancora facendo. Sarebbe una bugia dire che non speravamo di ottenere molto di più in termini di risultati, ma la GSX-R1000 è una moto estremamente capace, e Leon dice che in termini di maneggevolezza è semplicemente la moto migliore che lui abbia mai guidato: è sicuro di poter abusare tranquillamente del telaio cercando di spingere al massimo. Il suo ‘feedback’ è che la moto è estremamente facile da guidare e che non stressa il pneumatico anteriore, mantenendolo in buone condizioni fino alla fine della gara.

La cosa principale è che in se in BSB avevamo un problema con il team, o un pilota, o una moto, anche in una brutta giornata saremmo riusciti a piazzare un pilota nella top five o giù di lì. Abbiamo sempre avuto un moto che era assolutamente competitiva e veloce come tutte le altre moto in pista. Nella World Superbike invece, si ti capita una giornata storta sei 20°. Basta guardare la lista dei piloti: ex-BSB ultra competitivi, ex-MotoGP e campioni del mondo, tutti che guidano come animali in lotta per gli ultimissimi scarti rimasti sul tavolo. Se un giorno la moto non è perfetta, o se abbiamo problemi con un singolo aspetto, è facilissimo finire molto in basso alla classifica.

Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon

Come se ciò non bastasse, la fortuna non ha certo arriso al team inglese, con John Hopkins costretto a saltare diversi appuntamenti del calendario a causa dei continui infortuni: “Abbiamo avuto problemi di potenza, anche perchè abbiamo avuto meno tempo per sviluppare il motore di alcune delle altre squadre, ma siamo anche stati penalizzati dagli infortuni a John. Questi problemi gli hanno impedito di avvicinarsi al suo migliore stato di forma, il che ci ha privato della possibilità di disporre di quel punto di riferimento che ci aspettavamo di avere, con cui confrontare il feedback di Leon [Camier]. Pensavamo che la velocità e l’aggressività di John gli avrebbero permesso di fare buone qualifiche ovunque, e questa è una cosa che ci è mancata molto quest’anno. In questa stagione non c’è stato un singolo round in cui abbiamo potuto vedere l’Hopkins versione 2011.

Con un Hopkins spesso fuori causa, Camier ha comunque dimostrato che lui e la GSX-R1000 hanno per lo meno il potenziale per tenere un ritmo simile a quello dei più forti: nei test di Imola ed Aragon Camier ha girato sugli stessi tempi dei migliori, ma Denning puntualizza che piazzare un gran tempo sul giro veloce in prova non si traduce direttamente in grandi gare, nonostante la grande maneggevolezza e velocità di percorrenza vantate dalla GSX-R1000: “Quando Leon è rilassato e non è sotto pressione è capace di far registrare certi tempi sul giro davvero sorprendenti, e questo si riflette sulla competitività mostrata dalla moto. Ma una cosa è segnare un tempo veloce sul giro in prova, un’altra è gareggiare ruota a ruota contro gli altri durante una corsa.”

Il modo in cui Leon potrebbe far segnare quei tempi è entrando molto dentro e molto velocemente in curva, oppure percorrendo la curva a davvero rapidamente, ma questo genere di cose non le puoi fare così spesso durante una gara. Una delle cose di cui i piloti si sono lamentati è il fatto che, quando sono in gara contro altri concorrenti, spesso rischiano di schiantarsi contro chi gli sta davanti in curva perché la GSX-R mantiene una grande velocità in entrata e a centro-curva, ma poi non riescono a concretizzare questo vantaggio con dei sorpassi nel rettilineo successivo. Il problema è che quando competi con altri piloti in pista i giri veloci si ottengono in maniera diversa rispetto a quando si è da soli sul tracciato, perchè in questo secondo caso si possono sfruttare tutte le migliori caratteristiche della moto. E’ in queste condizioni che la nostra moto si rivela una vera e propria arma.”

Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon

Anche se la stagione è stata finora avara di soddisfazioni per il FIXI Crescent Suzuki team, la squadra ha comunque motivo di guardare con cauto ottimismo ai prossimi due appuntamenti, Brno e Silverstone. Il tracciato della Repubblica Ceca è da sempre uno dei preferiti di Hopkins, mentre a Silverstone lo scorso anno conquistò addirittura la pole da wildcard. Anche Camier è un fan di Brno, e di sicuro non avrà problemi a trovare motivazioni per la gara di Silverstone ad inizio Agosto, quando gareggerà davanti ai propri sostenitori.

Brno è la pista preferita di John: nel 2007 in MotoGP ha concluso al secondo posto dietro a Casey Stoner, ed è un’ottima occasione per lui per ricostruire la fiducia in se stesso. Dal punto di vista fisico John è fondamentalmente a posto, ha guidato in condizioni ben peggiori in passato, ma credo che – utilizzando una vecchia analogia del pugilato – quando si continuano a ricevere colpi in testa, si arriva ad un punto in cui ci si stanca di stare lì a ricevere botte.

E’ stato molto sfortunato – prosegue Denning – non è uno che fa incidenti spesso, ma ogni volta che gli succede qualcosa anche di innocuo salta sempre fuori un problema. Voglio dire a Monza per esempio, quando è atterrato sul fianco, è stato davvero sfortunato. Poi gli infortuni si aggiungono ad altri infortuni continuando a peggiorare la situazione, e così è difficile per lui spingere al massimo. Eppure lui è ancora molto determinato a fare il suo lavoro per la squadra e per la Suzuki, e quindi penso che se andiamo a Brno e troviamo un buon punto di partenza al Venerdì potremo proseguire da lì e vedere qualche miglioramento.”

Anche Leon adora questa pista, quindi speriamo di poter fare alcuni piccoli passi avanti prima di Brno e poi prima di Silverstone, in modo da poter essere competitivi il più possibile su questi tracciati. Lavoriamo spesso fino a notte fonda, e stiamo collaborando a stretto contatto con Yoshimura. Un piccolo miglioramento è tutto ciò che ci serve per far arrivare John e Leon ai livelli che sappiamo essere nelle loro corde, con la speranza di riuscire a mettere insieme un bello spettacolo per il nostro pubblico di casa a Silverstone.

Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon
Superbike 2012 - Aragon

Denning ha inoltre assicurato che il team sarà ai nastri di partenza del Campionato Mondiale SBK anche nel 2013, dove farà tesoro dell’esperienza accumulata nella stagione corrente, cogliendo anche l’occasione per esporre alcune riflessioni personali sul futuro del motociclismo sportivo ai massimi livelli.

E’ fantastico poter competere a livello di campionato del mondo – spiega il boss di FIXI Crescent Suzuki – ma penso che tutti vogliano vedere MotoGP e World Superbike con ruoli più chiaramente definiti, in termini di corse tra derivate di serie e tra prototipi. Secondo me c’è un pò di confusione tra queste due aree al momento, soprattutto alla luce della quantità di denaro che alcune squadre investono nello sviluppo delle moto per la World Superbike. Alcuni stanno spendendo un budget che non sfigurerebbe neppure nella stessa MotoGP. Penso siano queste le aree che necessitano di una maggior definizione, altrimenti i confini tra le due categorie rimarranno difficili da individuare. Penso che il mondo delle corse sia in un periodo di transizione, ma credo che dal 2015/16 ci sarà una situazione più stabile, con alcuni cambiamenti abbastanza importanti riguardanti i regolamenti tecnici“.

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