Ducati 1098 in pista per la stampa a Kyalami
In questi giorni Ducati sta facendo provare alla stampa mondiale la sua nuova 1098!
La location scelta è il circuito sud Africano di Kyalami, che con il suo tracciato molto impegnativo e i suoi 1800 mt sopra il livello del mare, ha messo a dura prova sia i tester che la moto stessa.
L’altitudine infatti limita di circa 20 Cv la prestazione del motore e mette velocemente il pilota in debito di ossigeno.
Nonostante queste premesse gli amici di Motorbox, Motonline e Euromoto, non si sono lasciati intimorire dal lavoro duro e ci raccontano le loro esperienze dirette.
Daniele Confalone di Euromoto inizia il suo racconto parlando della pista teatro del test:
“le Pirelli Dragon Corsa Pro che equipaggiavano la nostra 1098 erano state appena installate e ostentavano una lucidità superficiale inquietante.
Perciò il primo pensiero è andato alla necessità di effettuare qualche giro a bassa andatura, senza esagerare col gas e con gli angoli di inclinazione.
Il tracciato è estremamente tecnico, non propriamente facile da memorizzare e contraddistinto da notevoli e continue variazioni altimetriche. Non mancano né scollinamenti ciechi né curve lunghe e velocissime da percorrere in costante appoggio.“
Prosegue Stefano Cordara di Motorbox, con la sua sempre brillante interpretazione della moto:
“Mi è piaciuta immediatamente, appena ci sono salito perché la posizione di guida mi ha messo subito a mio agio: potrei dire che in sella si sta a mezza via tra la 998 e la 999.
Nel complesso è una posizione di guida molto più “corta” e moderna e in sella c’è anche tanto spazio per muoversi e per arretrare.
La guida è a mio parere davvero qualcosa di nuovo per le sportive bicilindriche.
La moto ha un gran bel sound di scarico e aspirazione, niente a che vedere con l’asfittico rumore della 999.
La “schiena” del motore è davvero consistente a tutti i regimi ma possiamo dire che oltre i 6.500 giri inizia il bello con una spinta che si fa davvero corposa.
Il limitatore a 10.700 taglia in modo brusco e fastidioso (come tradizione Ducati).
La leggerezza della moto appare evidente e ho la sensazione che quando sarà messa sulla bilancia la 1098 potrebbe dare qualche dispiacere alle quattro cilindri giapponesi, moto con le quali adesso si può davvero confrontare senza patemi: perché il pacchetto preparato da Ducati appare davvero molto competitivo su tutti i fronti.”
Riccardo Capacchione di Motonline ci illumina su alcuni dettagli:
“L’ampio schermo LCD è una enciclopedia di informazioni, selezionabili senza staccare le mani dal manubrio e si arriva fino all’irresistibile, per i malati della pista, gadget dell’acquisizione dati, optional sulla moto base, di serie sulla S.
Nonostante la perdita di potenza dovuta all’altitudine il motore spinge con forza e grazie ai suggerimenti di un cordialissimo Lorenzo Lanzi, presente all’evento e disponibile alle tartassanti domande di tutti, ci consentono di capire come sfruttarne al meglio il potenziale in uscita di curva.
In sostanza, meglio lasciar correre la moto con un rapporto lungo inserito e non forzare col gas piuttosto che utilizzare rapporti che portino il Testastretta Evoluzione nei pressi della piena potenza, pena lunga virgole nere sull’asfalto, coreografiche ma poco efficaci.”
Concludiamo questo giro di considerazioni fatto dai nostri amici, riportandovi i dati tecnici di questa fantastica Ducati 1098.
Motore: 2 cilindri a L a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 104,0×64,7 mm; cilindrata 1099 cc; rapporto di compressione 12,5:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando desmodromico e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con corpo farfallato ellittico. Capacità serbatoio carburante 15,5 litri (di cui 4 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (38/15). Frizione multidisco a secco e comando idraulico. (non antisaltellamento) Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a traliccio in tubi di acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 127 mm; sospensione posteriore, monobraccio con mono ammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 127 mm. Cerchi: anteriore 3,50×17”, posteriore 6,00×17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 330 mm e pinze monoblocco con attacco radiale a 4 pistoncini e 2 pastiglie, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a 2 pistoncini.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.100, larghezza n.d., altezza sella 820, interasse 1.430. Peso a secco 173 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 119,3 kW (160 CV) a 9.750 giri, coppia 122,6 Nm (12,5 kgm) a 8.000 giri.