Tutti in piazza contro la legge 168/2005

Di omino
Pubblicato il 26 set 2005
Tutti in piazza contro la legge 168/2005

Ti aspetti l’FMI e invece arriva l’IntesaConsumatori a chiamare la tanto attesa adunata, scrivendo proprio (ma non è assurdo?) alle nostre amate federazioni e associazioni.
Finalmente qualcosa si muove ai margini delle istituzioni contro l’invertebrata legge che tanto turba il sonno dei motociclisti.
Da un lato, il fatto che a smuovere le torbide acque dell’insensatezza giuridica sia l’entità che salvaguarda i diritti dei cittadini TUTTI, mortifica la dignità dei motocilcisti che si vedevano rappresentati dalla Federmoto in primis e dalle altre silenti associazioni di categoria in seconda battuta, ma dall’altro, sottolinea come l’ingiustizia introdotta con la legge del taglione, non sia problema solo di chi va in moto, ma bensì una questione di interesse nazionale, o meglio: della nostra dignità nazionale.

Noi di Motoblog non abbiamo motivo di rivendicare nulla, ma certamente colpisce che l’iniziativa dell’Intesa chiami i motociclisti ad una partecipazione di massa in una data ancora da destinarsi, ma già identificata agli inizi d’ottobre, proprio come ipotizzato in un nostro recente post, in cui si chiedeva una concomitanza di azioni con la cavalcata organizzata dagli inglesi per il 1° ottobre, contro la nuova patente comunitaria.
Spulciando tra i motivi avanzati dell’Intesa (gli stessi ampiamente commentati su queste pagine…), spicca il fine ultimo della tanto temuta confisca: sembra infatti che una volta confiscata la moto (o il ciclomotore) non sia così scontata la sua re-immissione sul mercato attraverso un’asta pubblica ma, bensì, se ne ipotizza addirittura la distruzione!
A questo punto possiamo esserne certi: ad agosto le cantine di Montecitorio devono essere prese d’assalto dai parlamentari: meglio pensare che quando fanno queste leggi sono completamente ubriachi, perché l’alternativa è che siano proprio scemi.

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