Special: Morini 3-e-1/2 by Emporio Elaborazioni
Gli amici di Emporio Elaborazioni Meccaniche hanno presentato la loro ultima special "a la carte" su base Moto Morini 3 e 1/2.
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2012/08/p53879-620x350-1.jpg)
Dopo la seducente “Striscianera” e la bellissima Mastino, prima di andare in vacanza gli amici romani di “Emporio Elaborazioni Meccaniche” ci hanno fatto un altro (apprezzatissimo) regalo. Questa volta non di tratta di una sbandata nipponica, ma di un amore tutto italiano: la Morini 3 e 1/2 very original!
L’elaborazione di oggi rientra in quelle che chiamiamo Special “A la carte”: sono le special in cui il cliente trasmette le sue idee, le sue emozioni e Dopz, Leo & Schizzo le disegnano, le condividono e infine le realizzano aggiungnendoci un tocco personalissimo. L’idea di base era fare una Morini un più aggressiva ma con un gusto classico ed elegante.
Il telaio posteriore è stato tagliato e poi in parte risaldato una parte per renderlo più resistente e adatto ad alloggiare la sella. Quest’ultima è stata realizzata artigianalmente “in casa”, partendo dalla base in lamiera della Morini, per trasformarla in monoposto, tagliandola e sagomandola: tra il racing e il ricercato. Fissata al telaio in modo “elastico” utilizzando due molle per valvole che originariamente svolgevano il loro compito nel motore di una Guzzi 350 Imola II.
Anche l’impianto elettrico è stato rivisto e semplificato, montando un nuovo faro e delle nuove frecce. La piastra di sterzo originale è stata rettificata per appianarla e far alloggiare tre spie a led ricavate da un elettrodomestico. Il serbatoio riportato a metallo, è stato lavorato con carta abrasiva grossa e i graffi sono stati accentuati con della china nera. Il tutto poi coperto dal trasparente lucido.Per la strumentazione abbiamo riutilizzato il tachimetro originale, montandolo su una piccola base da assicurata da una chiave spaccata n.13 (ormai il marchio di fabbrica di Emporio Elaborazioni Meccaniche) tagliata e risaldata “a verso“.
I parafanghi originali sono stati sostituiti usandone uno solo anteriore in acciaio tagliato in due e adattato per il fronte e per il retro. Davanti il faro è stato sostituito con uno più piccolo, in metallo, con lampadina H4: perché il vintage è bello ma la moto si deve poter usare!
Il manubrio ha lasciato il posto a due “mezzi” della versione Sport, rifiniti da manopole in stile retrò e la pompa freno anteriore è stata sostituita da una Grimeca, anch’essa d’epoca, più performante.
I cerchi sono stati ripuliti e riverniciati. Agli scarichi originali abbiamo preferito due “fette di salame” in acciaio completamente aperti per dare più voce al bicilindrico italiano. Le pedane sono in alluminio ricavate dal pieno e permettono di spostare indietro i piedi quel tanto che basta per consentire una guida comoda con i semi manubri. La “firma” dei ragazzi di EEM è stata applicata sul carter motore e sulla sella.
via | Facebook