Marc Marquez: "Adesso devo rimanere concentrato sulla Moto2"
Intervista a tutto campo con il capoclassifica del Mondiale Moto2 Marc Marquez tra presente e futuro: leggi le sue dichiarazioni
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Dopo la prima metà del campionato, Marc Marquez rimane il grande favorito per il titolo mondiale 2012 della classe Moto2. Forte di un vantaggio di 34 punti sulla coppia formata da Andrea Iannone e Pol Espargaro, il giovane talento spagnolo si prepara agli ultimi appuntamenti della stagione determinato a conquistare la vittoria finale e presentarsi così con i gradi di Campione Del Mondo in MotoGP, dove l’anno prossimo sostituirà Casey Stoner presso il Team Honda Repsol. Il 19enne fenomeno di Cervera ha recentemente rilasciato una intervista ufficiale nella quale affronta alcuni temi rigurdanti il suo presente ed il suo futuro, che vi riproponiamo integralmente.
Al giro di boa del campionato sei in testa alla classifica con un vantaggio di 34 punti, hai vinto 4 gare collezionando altri 3 podi e hai in tasca il contratto per passare al Team Repsol Honda in MotoGP per la prossima stagione. Si può chiedere di più?
“No, non direi. La prima metà della stagione è andata molto bene: in alcuni circuiti è stato un pò più difficile per noi e abbiamo sofferto un po’, ma nel complesso penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Le prime gare sono state quelle che ci hanno preoccupato di più, perché avevo saltato tutti i test pre-stagionali, ma siamo riusciti comunque ad ottenere dei buoni risultati. Nelle gare successive abbiamo incontrato qualche complicazione in più del previsto, ma nel complesso direi che possiamo essere soddisfatti. Inoltre, l’annuncio dato al Mugello sul mio passaggio in MotoGP l’anno prossimo è stata una grande notizia per tutti, un sogno che l’anno prossimo si avvererà e per il quale devo ringraziare il signor Nakamoto.”
L’annuncio del tuo passaggio in MotoGP nel Team Repsol Honda ha attirato molta attenzione, avverti su di te una maggiore pressione per questo?
“No, e nella mia testa ho molto chiaro quello su cui devo rimanere concentrato, cioè la Moto2. Non puoi fare altro che convivere con gli effetti di una situazione del genere, perché è normale che la gente chieda, che si mostri interessata… e questo è un bene. Il giovedi dell’annuncio al Mugello c’era stato una specie di ‘boom’ tra i giornalisti ed io ero piuttosto impegnato, ma alla fine sono sono rimasto concentrato sulla Moto2: il mio obiettivo è quello di vincere quest’anno, per arrivare in MotoGP con il titolo.”
Che voto daresti alla tua stagione fino ad ora?
“E’ una questione molto relativa e dipende da diversi fattori, ma tutto sommato direi un 8 o un 8.5, perché anche se abbiamo fatto bene molte cose ci sono stati delle occasioni in cui abbiamo commesso degli errori, e queste cose devono essere migliorate. Comunque la cosa importante è che abbiamo notevolmente migliorato la nostra continuità rispetto allo scorso anno, e questa è un cosa molto importante nel computo di un’intera stagione.”
L’anno scorso a questo punto la situazione era molto diversa, visto che stavi inseguendo in classifica cercando di ridurre il divario. Cosa è cambiato in questi 365 giorni?
“Fondamentalmente ho più esperienza, e conosco meglio questa classe. A questo punto l’anno scorso avevo avuto quattro ‘ritiri’, mentre quest’anno ne ho fatto solo uno, per giunta sul bagnato. Dobbiamo essere contenti, ma senza abbassare la guardia. Ci sono altri piloti che stanno andando fortissimo, come abbiamo appena visto al Mugello. Quando non riesco a sentirmi completamente a mio agio con la moto soffro un pò, ed in una situazione del genere l’anno scorso sarei potuto cadere. Quest’anno invece ho imparato ad accontentarmi anche di un quinto posto e prendere punti per il campionato”.
Nelle rimanenti gare, quali credi saranno i fattori decisivi nella lotta per il titolo?
“Anche quì dipenderà da molti fattori: quante gare si svolgeranno sul bagnato, quante sull’asciutto, dai nostri rivali, dalle piste, da che ‘feeling’ avrò con la moto… Comunque dobbiamo restare sereni, perché abbiamo 34 punti di vantaggio in classifica: sarebbe molto peggio se fossimo alle spalle di qualcuno. E’ un vantaggio che possiamo sfruttare quando siamo pronti a lottare per la vittoria ma non vogliamo farci prendere troppo la mano, perché questa differenza di punti si può perdere facilmente in otto gare.”
Come valuti i tuoi avversari? Chi ritieni essere il più forte?
“I due rivali più forti sono Iannone ed Espargaro. Iannone è un pilota che va molto veloce quando è in giornata, mentre Pol [Espargaró] è stato piuttosto costante nelle ultime gare, e lo è stato anche in prova. Anche Luthi è un pilota molto veloce e continuo, sarà difficile lottare contro di loro.”
Valentino Rossi ha detto che una delle tue migliori qualità è che sei in grado di vincere anche senza essere il più veloce. È vero? Come riesci a fare una cosa del genere?
“Sì, a volte succede. Può accadere quando sei su un circuito con cui non hai grande familiarità, o su cui magari non sei tra i più veloci in quello specifico fine settimana: in quei momenti devi dare tutto ciò che hai e giocare bene le tue carte. Ci sono circuiti su cui io mi trovo meglio rispetto ad altri, dove sono più veloce, ma anche in questi casi si devi sempre dare il 100% e ottenere il massimo da ogni situazione”.
Immagina di ritrovarti sulla griglia di partenza insieme a Pedrosa, Lorenzo e Rossi, quando il semaforo rosso si spegne. Che cosa rappresentrà questo momento per Marc Márquez?
“[Sorride] Non devi chiedermelo adesso, ma l’anno prossimo. Se non succede nulla, tutto questo diventerà realtà”.
Se chiudi gli occhi e ti immagini vestito come Stoner e Pedrosa, ti viene la pelle d’oca?
“Se devo essere onesto, in questo momento non sento niente. Credo che quando avremo finito l’ultima gara a Valencia e ci prepareremo a testare la nuova moto, allora sì forse sentirò qualche formicolio, ma per ora resto concentrato sulla Moto2. Dopo tutto, l’anno prossimo non è poi così lontano.”