Yamaha SR400 Varkain II by Raider Motorsport
Yamaha SR400 Varkain II by Raider Motorsport
La Yamaha SR400 non è certo stata una best seller in Italia, per via anche della sua cilindrata, che per pochi cc in più pagava all’epoca l’assurda IVA del 38% che gravava tutti le auto al di sopra dei due litri di cilindrata e i motocicli con più di 350 cc. Derivata dalla SR500 del ’78, che utilizzava la motorizzazione della XT500, la versione 400 venne prodotta fino al 2008 in Giappone, dove invece questa cilindrata è molto richiesta, visto che le moto con cilindrata superiore sono considerate “heavy motorcycles” e necessitano dunque di una patente diversa. Anche in Australia questa facile monocilindrica dal look vintage ha avuto un discreto successo e numerose sono le sue customizzazioni, come la Varkain II realizzata da Maurice Rissman di Raider Motorsport, azienda di Coffs Harbour, cittadina situata sulla costa settentrionale del New South Wales, con filiali anche nel Regno Unito, Svizzera e Germania, ma anche Giappone e Stati Uniti.
La moto è perfettamente street legal ed è stata realizzata per un cliente che voleva un mezzo che richiamasse lo stile bobber anni 50, impresa facile da realizzare su un’Harley, un po’ meno su una SR400 che strizza l’occhio più alle cafe racer. Come il nome suggerisce questo è il secondo progetto Varkain dell’officina australiana, che ha una sezione denominata Raider’s Retro dedicata proprio alla customizzazione di moto vintage. La prima moto è già stata venduta ma partendo dalla stessa base SR400 se ne possono realizzare altre, ognuna differente dalla precedente per diversi dettagli, in modo che non ce ne sia nessuna uguale.
Quindi dopo aver trovato una SR400 dei primi anni Ottanta e aver rivisitato il design originale della prima Varkain il team di Raider Motorsposrt si è messo al lavoro tenendo ben presente quello che era piaciuto del loro primo esperimento: semplicità ed eleganza. Con un budget limitato, il motore è stato lasciato originale e ci si è concentrati sulla ciclistica e l’estetica, alleggerendo la moto di ben 56 kg, dopo aver eliminato tutto il superfluo ma curando i dettagli, come ad esempio quando si è trattato di sostituire i blocchetti originali, usurati dal tempo. A differenza di moto come le Honda GB400/500, monocilindriche vendute negli anni Ottanta soprattutto in Giappone e Australia, dotate di avviamento elettrico, per la SR era previsto il solo kick starter e quindi è stato possibile adottare una batteria di dimensioni piccolissime, celando tutto l’impianto elettrico nel suo vano.
La carrozzeria minimale si compone davvero di pochi elementi come il serbatoio originale, verniciato di nero, e un parafango posteriore artigianale in alluminio. Visto che il desiderio del proprietario era di avere una moto completamente scura, la parte terminale è stata anch’essa verniciata di nero, mentre quella anteriore è stata lucidata lasciando l’alluminio a vista; il tutto è completato da un fanalino su supporto cromato. Il design originale della Varkain prevede l’assenza del parafango anteriore ma ne è stato realizzato uno partendo da quello originale per passare l’ispezione alla motorizzazione, facilmente smontabile (e smontato) dopo aver ottenuto l’omologazione.
Dopo aver completato questa parte si è passati ai cerchi, che sono stati verniciati a polvere nera e adottano pneumatici vintage Firestone da 4.50 su entrambe le ruote. In questi tempi di crisi una special bike ottenuta con poche migliaia di euro, magari partendo da una vecchia mono jap, sembra essere la moda del momento non solo in Italia ma anche nella lontana Australia.