BMW R100RS by C59R Cafe Racer Motorcycles
BMW R100RS by C59R Cafe Racer Motorcycles
Un’altra special spagnola dopo quella di Cafe Racer Dreams, ma questa volta si passa dal bicilindrico parallelo inglese a quello boxer tedesco, per la precisione quello di una BMW R100RS, trasformata dall’officina C59R di Cambrils, vicino a Barcellona. Nata solo nel 2011 si è però subito imposta soprattutto tra gli amanti delle Cafe Racer e Street Tracker per l’esperienza di 15 anni del suo fondatore, Josep-Ramon Curto, nel settore del restauro di moto classiche. Da qui a passare per la customizzazione il passo è breve e anzi dà più spazio alla fantasia, necessaria per creare un’estetica indovinata, senza tralasciare l’attenzione ai dettagli tipica del restauratore, ma soprattutto una profonda conoscenza dei motori, anche quelli non più nuovi.
Questa BMW rappresenta quindi la prima moto realizzata dal team spagnolo e non poteva che essere chiamata The First One, nome usato in alternativa alla “sigla” C59R.1 che identifica anch’essa il progetto numero uno. Tutta la parte anteriore è stata trasformata in stile cafe racer, con semimanubri di foggia “Clubman”, blocchetti elettrici minimali e un moderno strumento Acewell altrettanto essenziale ma completo. Tra le curiosità, per la leva dell’aria è stato utilizzato la levetta che comanda, sulle mountain bike, il blocco e lo sblocco della sospensione posteriore.
L’avantreno è completato da un faro tondo interamente cromato e fissato con delle staffe agli steli della forcella. L’essenzialità dell’avantreno contrasta con le forme voluminose del serbatoio e con la verniciatura in grigio antracite e rosso, che comunque non manca di confermare l’attitudine racer, sottolineata soprattutto dal retrotreno, che presenta il classico codino in stile Sixties, il quale riprende il disegno del serbatoio ed è realizzato artigianalmente senza utilizzare vetroresina o plastica, ma semplicemente realizzando un cuscino posteriore a mo’ di codino. Completano la scarna carrozzeria i parafanghi, di cui il posteriore cromato e fornito di fanale Lucas e l’anteriore a replicare i “colori da guerra”.
Motore, cambio e cardano hanno ricevuto essenzialmente qualche cura di ringiovanimento e poco più, come lo scarico XMR Metalworks due in due, ma a parte questo si è trattato soprattutto di finire esternamente il blocco, che presenta ora cilindri sabbiati e teste cromate. Il reparto ciclistico invece viene aggiornato dotando l’avantreno di molle progressive per la forcella e di un ammortizzatore di sterzo NHK, mentre dietro una coppia di ammortizzatori Ikon prendono il posto di quelli originali. Anche l’impianto elettrico è stato rivisto, celando la centralina, originariamente situata davanti, sotto la sella e spostando la batteria più in basso e dietro al motore, alleggerendo così la sezione centrale a vantaggio della guidabilità.
Come inizio non c’è male, considerando anche che i ragazzi di C59R hanno tra l’altro scelto un modello più “difficile” da trasformare rispetto a quelli classici conosciuti di altri marchi. La moto è visibile oltre che sul sito, anche sul blog dell’officina catalana.