Mercato nero di punti patente
Un’inchiesta del mensile Quattroruote fa luce su una situazione già nota ai più, ma che aspettava ancora una certificazione ufficiale.
L’inchiesta fotografa l’esistenza di un vero e proprio mercato nero di punti-patente: compravendita di punti ma anche richiesta di dichiarazioni false per far attribuire le multe ad altre persone ed evitare così multa e sospensione della patente.
Veicolo principale di questi ‘scambi’ è il web, dove si trovano parecchi appelli di persone che, per svariati motivi, hanno necessità assoluta di non vedere azzerati i punti sulla propria patente.
Ma queste operazioni avvengono anche al di fuori di internet, con accordi tra amici, un mezzo spesso più sicuro della rete intenet.
Comunque sia, il reato nel quale si incorre è grave: nel peggiore dei casi scatta la denuncia per falso, che può comportare una condanna da tre mesi a due anni di prigione.
Un segno del fallimento del sistema della patente a punti? Secondo il ministro dei Trasporti Bianchi, si.
“Quello della patente a punti è stato uno strumento che ha avuto grande efficacia, ma che oggi sta mostrando tutti i suoi limiti. Gli automobilisti ormai sono smaliziati e hanno capito che è fin troppo facile recuperare quelli persi. E poi non c’è razionalità nella sottrazione di punti fra infrazioni gravissime e altre meno. Quindi modificheremo il meccanismo introducendo molti mesi di sequestro, sia dell’auto che della stessa patente per i reati più gravi”.
E Bianchi aggiunge anche “stiamo mettendo a punto un sistema che dia certezza della pena e che costituisca un forte deterrente a commettere alcune scorrettezze al volante”.
via | Repubblica