Nurburgring Superpole, acuto record di Max Biaggi. Il "corsaro" pronto per il ... "miracolo"?
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Quando il gioco si fa duro, Max Biaggi ritorna l’indomito, esaltante “corsaro” dei giorni migliori, imprendibile lepre, almeno in qualifica. E non è poco, sia sul piano tecnico sia sul piano psicologico, partire domani con il miglior tempo da record (1’53.855 quasi bissato con un successivo 1’53.9) davanti al sempre grintosissimo Tom Sykes (1’53.904)) e soprattutto al capoclassifica iridato Marco Melandri, teso come la corda di violino ma pronto alla zampata vincente, terzo tempo (1’53.912), e a Laverty che agguata la prima fila (1’54.148).
Distacchi appena impercettibili, che dimostrano il livello incandescente della sfida, resa ancor più avvincente perché la corsa pesa – e come pesa! – sulla classifica generale. Le caratteristiche del Nurburgring, circuito fra i più completi e spettacolari, esaltano le qualità di un pilota dalla guida potente ma “morbida” come Biaggi e consentono alle quattro cilindri, Aprilia in testa, di sfruttare tutta la potenza di cui dispongono e staccare le bicilindriche Ducati, oggi in difesa, con Checa sesto tempo (1’54.322) e Giugliano escluso dal round finale, forse anche per una leggerezza tattica del suo Team nel cambio gomme finale.
Fatto sta che ai primi cinque posti di una Superpole superlativa, svettano le Aprilia (due moto in prima fila), la Kawasaki, la BMW e la Honda di Rea, pilota ancora “caldo” dopo i recentissimi test sulla Honda MotoGP dell’infortunato Casey Stoner. La corsa è domani, ed è tutta aperta, specie per i due principali contendenti al titolo, Melandri e Biaggi. Sykes può fare da terzo incomodo? Laverty può inserirsi in un gioco di squadra pro Max? Vedremo.
La Superpole sembra aver spazzato via in un sol colpo le nubi polemiche su presunti complotti (Pirelli) a danno dell’Aprilia e del suo pilota. Oggi, a contare è stato il cronometro, che Max ha fatto letteralmente e magistralmente saltare. Domani sarà la pista a dire la parola finale di una corsa da non perdere.
Giorni fa, avevamo scritto che i giochi per il titolo sono ancora aperti e che Biaggi “a posto” è pilota capace di ogni miracolo. Vista la Superpole odierna, il “Corsaro” ha iniziato davvero bene il suo lavoro.