MotoGP: Un giro a Jerez con Dani Pedrosa
Il pilota ufficiale del team Honda Repsol, lo spagnolo Dani Pedrosa, ha spiegato come affrontare il tecnico circuito di Jerez.
Il pilota Honda conosce bene il circuito, dove ha ottenuto una vittoria nel 2005 in sella alla 250 ed un ottimo secondo posto l’anno scorso in Moto Gp.
Si parte dal rettilineo e le curve 1 e 2: “Jerez è un circuito molto difficile, con pochi punti in cui allentare la tensione. Uscire bene dalla curva 1 è molto importante, così come la curva successiva dove si possono vedere dei bei sorpassi in staccata”.
Curve 3 e 4: “Dopo un cambio di direzione deciso, è la prima curva a sinistra che si incontra, si prosegue con un breve rettilineo e la veloce curva 4”.
La curva 5, “Sito Pons”: “La curva numero 5 mi piace molto. Si arriva con la moto inclinata e, dopo una breve salita, si scende per affrontare il rettilineo più lungo del tracciato. E’ fondamentale sfruttare bene la pista ed uscire bene da questa curva, per evitare dei sorpassi nel rettilineo o nella staccata successiva”.
La curva 6: “La staccata in questo caso è molto violenta, dopo il lungo rettilineo. Ie’ un punto in cui si possono superare gli avversari, quindi bisogna stare molto attenti ad impostare bene la curva per evitare sorpassi all’interno”.
La Curva 7: “E’ una curva in cui si puo’ sentire lo stato del grip dei pneumatici, visto che è una curva a sinistra in cui si piega molto e si apre presto il gas con belle derapate della moto”.
Curva numero 8: “Qui bisogna dosare bene il gas, come nella curva precedente si piega molto e si accelera molto presto”.
Curve 9 e 10: “Queste sono due curve a destra di fila, che è possibile fare con una sola traiettoria. Bisogna entrare puliti, per non pregiudicare la percorrenza”.
Le curve 11 e 12, la “Criville” e la “Ferrari”: “Le due curve più importanti del circuito. Qui la velocità è molto elevata, circa 200km/h, ed è difficile sorpassare”.
La curva 13: “E’ una curva che da la possibilità di scegliere diverse traiettorie, ma è una curva difficile sia in ingresso che in uscita”.
Infine, il rettilineo di arrivo: “E’ un rettilineo molto corto, quindi è fondamentale uscire bene per non essere superati”.
via | Motogp.com