MotoGP, Guidotti: "Petrucci brucia le tappe"

Il 'numero uno' del team Ducati Pramac Racing traccia un primo bilancio stagionale prima del GP di Spagna di Jerez, 1° round europeo della MotoGP 2015.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 24 apr 2015
MotoGP, Guidotti:

Dopo i primi tre appuntamenti della stagione 2015, il circus del Motomondiale si prepara ad affrontare il primo round dell’anno in terra Europea, a Jerez de La Frontera, dove il 3 Maggio si disputerà l’atteso GP di Spagna. Il bilancio del team Ducati Pramac Racing fino ad ora è stato abbastanza positivo, con il neo acquisto Danilo Petrucci 9° in classifica con 15 punti e sempre nella Top 15 (il 10° posto di Austin il suo miglior piazzamento) e il colombiano Yonny Hernandez 15° grazie ai 6 punti conquistati subito in Qatar (poi seguiti da due ‘zeri‘)

Alla vigilia di un mese di Maggio particolarmente impegnativo, con tre gare in calendario (dopo Jerez seguiranno Le Mans il 17 Maggio e il GP d’Italia del Mugello il 31), il Team Manager di Pramac Francesco Guidotti ha provveduto a tracciare un primo bilancio su quanto raccolto finora dalla sua scuderia, rilanciando già la sfida per i primi appuntamenti stagionali nel Vecchio Continente:

“Il bilancio provvisorio è abbastanza positivo, perché al di là degli episodi siamo sempre riusciti a centrare quello che è il nostro obiettivo stagionale. E’ senz’altro un inizio promettente che ci fa guardare al futuro con ottimismo. Anche perché le prime tre gare sono state disputate in circuiti molto particolari, due dei quali praticamente da scoprire rispetto a quella che è la tradizione della MotoGP. Del resto sono solo due anni che andiamo a correre in Argentina, ed abbiamo un solo anno in più di esperienza sul tracciato di Austin. Possiamo dire che la conoscenza di questi due circuiti acquisita da piloti e tecnici è ancora in fase di evoluzione sia in termini di prestazioni in gara che di preparazione. Non a caso abbiamo dovuto far fronte a delle sorprese sia ad Austin, che in Argentina. Sorprese sotto l’aspetto tecnico e sul profilo gestionale della moto e dei pneumatici, che non avremo nelle gare europee dove i dati accumulati negli anni ci fanno andare con un’altra sicurezza. E poi i piloti rientrano in Europa. Un ambiante molto più familiare. Anche la stessa giornata è scandita da ritmi e abitudini diverse con i loro motorhome e riferimenti più familiari rispetto alle tappe extra-europee. E’ una differenza sostanziale che si riflette anche nella gestione della tensione pre-gara”.

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Fino ad ora, Danilo Petrucci è il pilota che ha portato più acqua al mulino di Pramac Racing. Il 24enne pilota ternano, prelevato in inverno dal team IodaRacing, ha dimostrato subito un buon feeling con la sua Desmosedici fin dai primi test invernali, lasciando intendere di poter continuare a migliorare nel resto della stagione. Guidotti, comprensibilmente, gongola:

“Danilo è il pilota che ci ha dato più soddisfazioni in questo primo segmento. Fatta eccezione per la qualifica in Qatar (dove ha fatto però registrare il miglior tempo nella Q1) si è sempre difeso bene andando anche all’attacco nelle qualifiche in Argentina. E’ una grande conferma di qualcosa che sinceramente ci aspettavamo. E’ stato bravo a mettersi in mostra già nella primissima parte della stagione, bruciando in qualche modo le tappe. Le aspettative sul suo conto erano grandi ma obiettivamente le previsioni erano di vederlo a questi livelli non così presto, forse tra qualche settimana. Cosa deve fare adesso? Ridurre il gap sul passo gara rispetto al gruppo di testa. E questo è un obiettivo che prescinde dalla posizione finale. La speranza è che GP dopo GP possa essere sempre più vicino ai primi in termini di tempo sul giro riuscendo a confermare la costanza evidenziata nelle prime tre gare”.

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Discorso diverso invece per il colombiano Yonny Hernandez, confermato al termine dello scorso anno dopo i buoni risultati della stagione 2015 ma che ora, dopo il buon 10° posto nella gara di apertura a Losail, brancola nelle retrovie della classifica. Guidotti ha comunque ribadito la sua piena fiducia nel talento sudamericano:

“Per Yonny è stato un inizio di stagione difficile ma non abbiamo nessun dubbio su di lui. La fiducia è massima e vedrete che si rifarà presto. E’ vero che l’infortunio alla spalla ha ritardato un po’ i tempi, costringendolo a saltare i primi test di Sepang ma lui è stato bravo a recuperare in fretta presentandosi in ottima forma nell’esodio in Qatar dove ha fatto molto bene. Il week end di Austin è stato probabilmente il più complesso. Ha commesso un errore in qualifica che non gli ha consentito di accedere alla Q2 ed in gara è scivolato in momento in cui non sembrava avere particolare feeling. In Argentina, invece, ha dimostrato di poter tenere un buon passo gara. E’ partito subito bene, recuperando posizioni ed entrando nella Top 10. I suoi tempi sembravano proiettarlo verso una gara molto positiva ma è stato sfortunato per quel problema alla moto che stiamo ancora analizzando per comprenderne esattamente la natura. Adesso torna in Spagna dove vive e dove si sente a casa. Ci aspettiamo molto da lui”.

In vista del prossimo appuntamento con il GP di Spagna e il tracciato di Jerez de La Frontera, Guidotti ha spiegato che si riterrà soddisfatto l termine della trasferta in Andalusia se…

“Se Danilo continuerà a crescere così come ha dimostrato di fare nelle prime tre tappe della stagione e se Yonny riuscirà a concludere la gara, cosa che gli è mancata negli ultimi due GP. Sarei contento se succedesse, perché quando lui finisce un Gran Premio lo finisce sempre portando a casa un buon risultato”

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