MotoGP Jerez: Lorenzo risorge e mette tutti in fila. Marquez e Rossi sul podio. Grigio Ducati.

L’aveva giurato, Jorge Lorenzo, che a Jerez sarebbe tornato grande protagonista

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 3 mag 2015
MotoGP Jerez: Lorenzo risorge e mette tutti in fila. Marquez e Rossi sul podio. Grigio Ducati.

L’aveva giurato, Jorge Lorenzo, che a Jerez sarebbe tornato grande protagonista, deciso a salire sul gradino più alto del podio. Così è stato, prendendo la testa della corsa sin dall’inizio, dominando senza incertezze e sbavature, smentendo in tal modo – da dominatore – chi lo dava, se non per finito o sul viale del tramonto, comunque sbiadito e fuori fase.

Stavolta, grazie alla netta superiorità del maiorchino e di una Yamaha a proprio uso e consumo, la MotoGP non è stata caratterizzata dai roventi duelli dei GP precedenti, anzi si è presentata nel primo appuntamento europeo, piatta, per non dire noiosa.

Lorenzo, va ripetuto, ci ha messo molto del suo, ma sono stati Marquez e Rossi, che stavolta hanno svolto il ruolo da “ragionieri”, lo spagnolo con l’imperativo di non fare altre … “ragazzate” e portare a casa finalmente punti pesanti, l’italiano con l’obiettivo di rimanere in vetta alla classifica generale, accontentandosi di tornare di nuovo sul podio, anche se stavolta, nel gradino più basso.

I primi tre, così, si sono controllati a vicenda, mantenendo ognuno il proprio posto, quasi diligentemente: alla fine Marquez a 5,576 secondi da Lorenzo, Rossi a 11,586 dal suo compagno di squadra. Tutti contenti, dunque? Diciamo che chi s’accontenta gode e qui Lorenzo gode più di tutti ma anche Marquez e Rossi fanno festa, seppure ridendo a denti stretti.

Musi lunghi, invece, in casa Ducati: Iannone (sesto con un distacco di oltre 27 secondi dal vincitore) e Dovizioso nono (gap di quasi … 42 secondi!) hanno fatto un’altra corsa, interrompendo il filotto magico di questa apertura stagionale. Evidentemente qualcosa non ha girato per il verso giusto sulle “Rosse” e non basta la prova maiuscola di Danilo Petrucci, per altro non terminata, a ridare luce alla Casa bolognese.

Anche Crutchlow, dopo i bagliori iniziali, ha tirato i remi in barca, viaggiando in solitario, finendo lontano dal podio e tenendosi comunque dietro P. Espargaro e Iannone. Bella, anche se “solo” per il settimo posto, la bagarre fra A. Espargaro (settimo a … 35 secondi) e Smith, ottavo. Che dire? Se non fosse per il gran ritorno di Jorge Lorenzo, corsa da archiviare in fretta. Pensando a Le Mans, fra due settimane.

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