EICMA presenta lo Scrambler Ducati di Radikal Chopper
Presentata la Scrambler Ducati realizzata da Andrea Radaelli di Radikal Chopper, vincitore di EICMA Custom International Bike Show 2014.
Alla presenza di Pier Francesco Caliari, direttore generale di ANCMA ed EICMA, e del suo creatore, la moto è stata svelata al Deus Cafe di Milano in anteprima per la stampa e successivamente, dalle 20.30 al pubblico di appassionati. Ad accompagnare la presentazione una serie di immagini che illustravano le fasi della lavorazione.
Una tradizione, quella di premiare con una moto il vincitore del contest di EICMA, organizzato con la collaborazione della rivista LowRide, iniziata nel 2011 al debutto dell’area Custom: dopo il VMAX di quella edizione e la Moto Guzzi V7 offerta nel 2012, entrambe andata a PDF, quest’anno il premio per le Best in Show di EICMA Custom metteva in palio una Scrambler Ducati, declinata nella versione Classic. A vincerlo è stato Andrea Radaelli di Radikal Chopper, con una Harley-Davidson FL che ha fatto bissare al preparatore milanese il successo dell’anno scorso, ottenuto invece con una Hydra Glide Panhead del ’57.
Tornando al primo premio di EICMA 2014, Andrea ha ricevuto la moto all’inizio della primavera anche se a conti fatti l’ha realizzata in poco più di due settimane. Ha voluto mantenere la filosofia scrambler del prodotto di serie, così come l’impianto elettrico e le dotazioni di sicurezza.
[img src=”https://media.motoblog.it/b/bb4/EICMA_Scrambler_Ducati_Radikal_Chopper-15.jpg” alt=”EICMA_Scrambler_Ducati_Radikal_Chopper-15″ align=”center” size=”large” id=”707162″]
Tutto il resto è artigianale, realizzato nell’officina di via Imperia, se si escludono i cerchi Jonich Wheels che calzano pneumatici originali. Anche la ciclistica non ha subito stravolgimenti da parte del team Radikal Chopper, che si è limitato a sfilare un po’ gli steli della forcella per ottenere un pizzico di maneggevolezza in più, che già non manca al mezzo di serie.
Particolarmente apprezzata è la parte handmade, ossia la carrozzeria in alluminio, con la coda corta ottenuta anche grazie a un accorciamento della parte posteriore del telaio. Viene infine rivestita da una verniciatura, ovviamente gialla, realizzata dall’artista Cisko Aloisi. Si tratta ovviamente di una trasformazione unica ma che, ha detta di Andrea, non dovrebbe costare più di 6/7.000 euro.