Stoner, "la MotoGP è una merda". Poi smentisce!
Pesante lo sfogo di Casey Stoner, "la MotoGP è una merda".
L’apparizione di Casey Stoner al Festival della Velocità di Goodwood non è certo passata inosservata. Il pilota che ha lasciato la MotoGP nel 2012 non senza polemiche e sbattendo la porta, ha commentato in modo altrettanto brusco il suo eventuale ritorno . “Tornerei a correre, se fossimo nel grande periodo d’oro della 500“, racconta Casey in un’intervista a motorevue.com, “con gare vere e piloti come Doohan, Rainey, Schwantz, Gardner e Lawson. A quell’epoca era uno sport, non la merda di oggi..“. Una vera e propria sentenza sul livello attuale delle gare, con tanto di complimenti indiretti ai protagonisti attuali della MotoGP.
Lo stesso pilota autraliano ha smentito attraverso twitter quanto scritto dai media, riprendendo quanto riportato da Moto Revue:
It is widely known that I am not a fan of the direction of MotoGP but to say it is S#%! Is certainly not my comment on the championship!
— Casey Stoner (@Official_CS27) 1 Luglio 2015
The media comment about me saying MotoGP is "S#%!" was miss quoted, taken out of context. Disappointed to see this.
— Casey Stoner (@Official_CS27) 1 Luglio 2015
Ad onore di cronaca va detto che un prossimo appuntamento che vedrà Stoner in pista è già fissato, la 8 Ore di Suzuka nel week end del 26 luglio. Parole più tenere le ha avute nei confronti del suo vecchio rivale Rossi, commentando i fatti di Assen dello scorso weekend e il tratto percorso sulla ghiaia dall’italiano. “Marquez ha provato l’attacco all’interno, ma Valentino ha reagito ed è stato costretto a uscire di pista e attraversare la via di fuga”, spiega Stoner, “onestamente, le gare sono così: Valentino aveva dimostrato di essere l’uomo da battere ad Assen, è stato davanti tutto il week end e quest’anno va veramente forte. È impressionante“.
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Il pilota australiano con due Mondiali all’attivo riconosce lo stato di forma e la carriera eccezionale del Dottore, certo poteva usare una linguaggio un filino più raffinato, ma i concetti sono chiari: in un contesto che non sembra quello dei tempi d’oro, Rossi rimane un campione fuori dal tempo, che nemmeno le spallate sanno mettere in difficoltà. C’è da sperare che con il procedere delle gare non salga troppo la tensione, sia nei confronti di Marquez, sia all’interno del team Yamaha. Una cosa è certa, nonostante le sparate di Casey in linea con il suo stile, noi siamo pronti a goderci lo spettacolo dei prossimi appuntamenti della MotoGp.
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