MotoGP Silverstone, Marquez sbriciola record e avversari. E se domani piove …
Non contento di aver sbriciolato il record della pista al primo giro lanciato delle Q2 Marc Marquez concede il bis sotto la bandiera a scacchi con uno stratosferico 2’00.234!
Non contento di aver sbriciolato il record della pista al primo giro lanciato delle Q2 Marc Marquez concede il bis sotto la bandiera a scacchi con uno stratosferico 2’00.234!
Un risultato tecnico superbo da segnare nel libro d’oro delle imprese, un insuperabile show da applausi a scena aperta per un Marquez dalle risorse infinite. Qualifiche roventi, che ricompongono alla fine il poker d’assi, con Lorenzo (+0.288), Pedrosa (+0.482) e Rossi (+0.713) in fila indiana, dietro l’incontenibile spagnolo iridato della Honda.
Forse il più contento è proprio l’ultimo del quartetto, Valentino Rossi che, pur accusando da Marc un gap pesante di oltre sette decimi, recupera dalle libere molte posizioni (cinque) ed esce dall’incubo di partire domani in gara ultimo della terza fila guadagnando di forza la prima casella della seconda fila.
Potrebbe essere questa la chiave di volta della corsa specie se domani – come sembra – dovesse piovere innescando il classico terno al lotto. In condizioni di asciutto, tirate le somme di prove e qualifiche e visti i passi-gara, la corsa è un affare fra Marquez e Lorenzo: il primo dei due che scappa può tagliare il traguardo per primo. Ma nessuno dei due è in grado di tentare la fuga, indubbiamente ad alto rischio.
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Vista così, Silverstone premierebbe in classifica generale i due spagnoli, soprattutto Lorenzo, a danno di Rossi, peraltro con l’incombenza per il pesarese – meno semplice di quel che sembra – di dover saltare subito il terzo incomodo Pedrosa, finalmente fisicamente a posto e alla ricerca del colpaccio.
Un conto sono le qualifiche (nell’altalena della scelta gomme e degli assetti) e un conto è la gara dove alla fine, specie su un circuito tosto come questo inglese, vince il pilota capace di ottimizzare la situazione tecnico-agonistica, guidando sopra i problemi, gettando il cuore sull’asfalto.
Solo in caso di gara bagnata, lo ripetiamo, può succedere di tutto, anche la vittoria di un outsider che in questi casi non manca: dai fratelli Espargaro a Smith e Crutchlow, a Iannone e Dovizioso.
A proposito delle Ducati, dove sono finite? Il Team (e i piloti) di Borgo Panigale non erano usciti rinfrancati dall’ultimo test di Misano? Il secondo e sei decimi e mezzo di gap subito da Iannone grida vendetta e una pronta risposta. Non resta che sperare nella corsa di domani, magari – in questo caso – meglio se bagnata.
Silverstone, questo è certo, non lascerà le cose come prima e la stessa fisionomia del campionato muterà.
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