SBK Jerez 2015: uomini Honda, date una moto competitiva a van de Mark

Dopo Johnny Rea, vincitore del titolo SBK al primo anno di Kawasaki, in Honda c'è un altro pilota in grado di fare ottime cose, a patto di avere una moto competitiva.

Di Gianluca Salina
Pubblicato il 21 set 2015
SBK Jerez 2015: uomini Honda, date una moto competitiva a van de Mark

E’ un film già visto. Un pilota giovane e veloce, con già un buon palmares alle spalle, abituato a buttare il cuore oltre l’ostacolo, costantemente sul filo del limite e, qualche volta, anche oltre, il tutto senza ottenere i risultati che il suo talento meriterebbe.

E’ successo a Jonathan Rea, fresco campione del mondo Superbike che, dopo sei anni alla guida della Honda CBR 1000 RR, dove si è spesso messo in mostra, vincendo quindici manche e navigando nella parte alta della classifica per meriti più suoi che non della moto, quest’anno è saltato sulla Kawasaki ZX-10R e ha centrato l’obiettivo.

[img src=”https://media.motoblog.it/a/ab8/sbk-feat.jpg” alt=”Michael Van de Mark” align=”center” size=”large” id=”709579″]

Ma gli uomini della casa dell’ala dorata, oltre ad essere parte del più grande costruttore di moto al mondo, sono anche bravi e forse anche un po’ fortunati ad avere e scoprire, nel proprio vivaio, piloti interessanti.

Quello che lo è più di tutti, almeno nel circus delle derivate di serie, è Michael Van de Mark. Classe 1992, con alcune partecipazioni, da giovanissimo, nel Motomondiale (125 e Moto2), campione Europeo e Mondiale Supersport e due volte vincitore della 8 Ore di Suzuka.

E’ lui, il nuovo Rea in Honda, con tre podi all’attivo (altrettanti terzi posti contro gli zero del compagno di team e campione del mondo in carica Sylvain Guintoli) nell’anno del debutto, per il talento e per la capacità di “maltrattare” una CBR 1000 RR che fa quello che può, pagando lo scotto di essere un progetto con ormai di otto anni di vita commerciale.

[img src=”https://media.motoblog.it/7/705/van-der-mark.jpg” alt=”honda misano 2015″ align=”center” size=”large” id=”715468″]

Fa specie, il vedere la casa giapponese investire (e forse perderci in termini meramente finanziari), in una mezzo come la RC-213V-S, che in SBK non correrà mai, ma si aggiungerà alle dream-bike che si sono succedute nella storia delle due ruote, salvo poi quasi non considerare quella che è forse la seconda più importante classe del motociclismo sportivo al mondo.

Eppure il marchio dell’ala dorata è quello che, dopo Ducati, in Superbike ha vinto di più (6 titoli piloti e 4 campionati costruttori), ma non c’è niente da fare, ah Honda la categoria interessa, ma fino ad un certo punto, ovviamente non per becero masochismo, ma per precise politiche aziendali.

Forse però è arrivato il tempo di dare una corposa “rinfrescata” alla moto, in modo da dare a van de Mark (ed al compagno di squadra, chiunque esso sarà) un mezzo all’altezza della situazione, per evitare che magari, tra sei anni, anche lui, come Johnny Rea, saluti la compagnia per cercare gloria altrove, magari trovandola al primo colpo.

Ultime notizie