Legge 168/2005, discriminati e contenti (?)
L’approvazione al Senato degli emendamenti alla famigerata 168/2005, appaiono come una vittoria dei motociclisti ma sono, in realtà, una chiara sconfitta dei cittadini di questo paese incapace di trattare i sui figli con giustizia e equità.
Certo, la rimozione dello spauracchio confisca e la sua tramutazione in fermo amministrativo, significano non perdere definitiamente la moto e questo non è poco; ma, per il resto, le punizioni fuori misura e non equiparabili alle medesime inflitte ai conduttori di ogni altro veicolo, restano tutte e denunciano profonde ingiustizie.
La comprensione delle leggi italiane e dei suoi emendamenti non è cosa semplice per i comuni cittadini, ma è materia utile per salvaguardare le profumatissime parcelle di cari professionisti quali Avvocati, Commercialisti, Procuratori, ecc. e per lasciarci sempre senza parole al cospetto delle Forze dell’Ordine, che imparando a memoria leggi e cavilli, non temono confronto verbale, quando esso si sposta sul terreno della ragionevolezza.
Detto questo non si può essere certi, ma è però possibile, (grazie al blog di Maurizuki) fare qualche esempio delle norme che sanciscono palesemente l’impiego di due pesi e due misure nel santissimo Codice Della Strada nostrano:
Infrazioni contestabili ai motociclisti, punite con fermo amministrativo:
Mancata allacciatura del casco
Trasporto di un passeggero su ciclomotore
Guida con una sola mano
Guida su una ruota sola
Infrazioni contestabili agli automobilisti, punite con multa pecuniaria:
Mancata allacciatura delle cinture di sicurezza
Trasporto di più passeggeri del consentito
Uso telefono senza auricolare (almeno una mano impegnata…)
Sorpasso a destra su autostrade e strade a scorrimento rapido e mancato rispetto della distanza di sicurezza.
Per inciso: lo scorso week-end l’ho trascorso in larga parte sulle nostre amate strade e autostrade e, nonostante il pessimo meteo, molti sono stati i motociclisti che ho incontrato, ma nessuno si è esibito in monoruota, con una mano sola, in due su uno scooterino; mentre infiniti sono stati gli automobilisti che sorpassavano a destra, telefonavano e arrivavano quasi alla bussata, per farmi spostare dalla loro corsia di sorpasso.
Morale della favola: con contorti emendamenti a una concorta legge, l’establishment politico italiano ha nuovamente agito come il peggiore dei padri, colui che discrimina tra i propri figli.
Ora a noi non resta che fare come i figli male allevati: monoruota a tutto spiano e in sei su un Ciao, tanto non sono organizzati per sistemare i veicoli che pretendono di sequestrare, ri-vedere Report di ieri per credere…