Naked a confronto: Delirio vs Brutale

Di Gianluca
Pubblicato il 17 apr 2007
Naked a confronto: Delirio vs Brutale



Il buon Lorenzo Baroni, giornalista delle riviste Special e Il Messaggero, ha provato e confrontato due tra le naked più ambite del mercato, Bimota Delirio e MV Agusta Brutale.
Sono le più esclusive e ammirate moto della attuale produzione, le più curate nei dettagli e dotate tecnicamente, che fanno del look raffinato e personale il loro vero fiore all’occhiello. Cavalcano il fenomeno e la moda dilagante delle moto nude, ma ne interpretano il concetto in chiave edonistica a volte esagerata, estremizzandone la ricerca di personalità e l’aspetto estetico degno di una scultura di arte moderna.
Non sono nate per la pista ma vantano soluzioni tecniche e ciclistiche superiori a quelle della maggior parte delle supersportive oggi sul mercato. Il loro regno è la strada, ma poco si piegano alle esigenze del comfort o del trasporto di bagagli e passeggeri. Bimota e MV Agusta legano la loro storia ad un passato importante e realizzano oggi moto semi artigianli che rappresentano delle vere opere d’arte moderna. Condividono schemi analoghi per telaio e sospensioni, mentre le motorizzazioni sono decisamente lontani tra loro quattro cilindri in linea per la Brutale e bicilindrico ad aria per la Delirio.
Siedono in cima alla lista di gradimento di numerosi motociclisti e vengono realizzate in Italia a conferma della nostra grande capacità nel costruire moto che sanno regalare forti emozioni.

Bimota Delirio 1100

Baroni sulla Delirio

Andare in moto è un piacere, farlo con una moto che sembra essere un prolungamento del nostro corpo come la Delirio lo è ancora di più. Si perché quello che più di ogni altro aspetto ci colpisce una volta in sella alla nuda di Casa Bimota è proprio la sua capacità di cucirsi attorno al suo pilota e di trasmettergli una enorme sensazione di controllo in tutte le situazioni.
Tutto è naturale e automatico, ogni manovra appare un po’ più facile e immediata del solito, basta un piccolo spostamento del corpo per modificare i pesi e la dinamica della moto. Merito in parte del suo peso limitato ma soprattutto di quote ciclistiche azzeccate, sospensioni efficaci e una disposizione delle masse concentrate intorno al baricentro e poco sviluppate in direzione trasversale.

Baroni sulla Delirio

Una volta in sella si avverte immediatamente una posizione di guida efficace ma un po’ costrittiva, la seduta è infatti piuttosto stretta e pone il pilota letteralmente incastonato tra sella serbatoio e sella del passeggero senza la possibilità di arretrare o avanzare.
Si apprezza facilmente la grande facilità di guida insieme al feeling che si instaura velocemente con la moto.
Stupisce la stabilità del suo avantreno anche ad andature vicine alla sua velocità massima, mentre da il meglio di se sulle strade tortuose, dove garantisce velocità di inserimento e percorrenza di curva molto elevate, mantenendo sempre un grande controllo della moto e ampi margini di correzione della traiettoria.
Limitata invece la protezione aerodinamica, mentre le sospensioni rigide nelle medie e lunghe percorrenze limitano il comfort del guidatore. Non molto più rosea la situazione del passeggero posto piuttosto in alto e vessato da una cospicua dose di calore che giunge a lui dalla zona degli scarichi, posti subito sotto il codino.

Baroni sulla Delirio


Bimota Delirio DB6
Bimota Delirio DB6
Bimota Delirio DB6

Bimota Delirio DB6
Bimota Delirio DB6
Bimota Delirio DB6

Questa nuovissima versione della Delirio che adotta un motore da 1.100cc si aggiunge al modello da 1.000cc rispetto al quale può vantare una superiore dose di coppia e potenza. Su strada il motore Ducati si dimostra efficacissimo e semplicemente perfetto, poiché la coppia su strada conta certamente di più che non la potenza massima difficilmente utilizzabile. Inoltre questo propulsore si dimostra particolarmente parco sia nei consumi di carburanti che nelle richieste di manutenzione, la mancanza del radiatore limita infine il calore che investe il pilota nella stagione calda e in particolare nell’utilizzo urbano della moto.
Al top anche nel prezzo, senza scordare che si tratta di una moto artigianale, unica e realizzata completamente a mano.

MV Agusta Brutale 910 R

Baroni sulla Brutale

Probabilmente anche in MV hanno perso il conto del numero di riconoscimenti internazioni ottenuti da questa moto e dei concorsi vinti come la nuda più bella da sempre. Non a caso il suo successo e la sua popolarità sembrano essere in costante ascesa nonostante di numerosi anni ormai trascorsi dalla presentazione di questo modello.
Su strada la Brutale si fa appezzare per la sua estrema maneggevolezza e agilità, si muove anche nell’intricato traffico urbano con facilità e naturalezza, sgusciando tra macchine e semafori meglio di uno scooter. Merito questo della posizione di molto guida raccolta e rapporto tra interasse (cortissimo) e baricentro sensibilmente più basso rispetto a tutte le moto di questa categoria.

Baroni sulla Brutale

Le sospensioni molto rigide penalizzano il comfort sulle buche, anche in uscita di curva sui raccordi stradali o sui tratti di asfalti con meno grip la moto mostra sul posteriore reazioni un po’ brusche a causa appunto dell’assetto molto rigido. Basta però incontrare una buca a velocità più sostenuta per apprezzare la grande qualità di queste sospensione con la ciclopica forcella Marzocchi che assorbe le asperità smorzando il rapido movimento della ruota anteriore pur senza mai arrivare a fondocorsa.
La posizione di guida è prettamente sportiva, pone il pilota molto avanti e aiuta a sentire bene l’avantreno ed il feeling con l’asfalto. La posizione del passeggero è accettabile e consente anche trasferte in coppia a piccolo e medio raggio, meno valida invece la protezione aerodinamica che come nella migliore tradizione naked espone il corpo del pilota al massimo della pressione aerodinamica.

MV Agusta Brutale 910 R
MV Agusta Brutale 910 R
MV Agusta Brutale 910 R
MV Agusta Brutale 910 R
MV Agusta Brutale 910 R
MV Agusta Brutale 910 R

Ma questa moto principalmente per farsi ammirare e per esaltare i sensi e ed il polso destro de suo proprietario, diretta e immediata nel seguire gli ordini impartiti da pilota rapidissima nei cambi di traiettoria e addirittura “brutale” nel rispondere alle aperture del gas.
Nella guida al limite infatti il vero limite della moto è proprio l’elevato effetto on-off dell’acceleratore, in pratica quando si parzializza il gas capita di innescare piccoli beccheggiamenti dell’assetto che ne pregiudicano la stabilità e impediscono di sfruttare in pieno la potenza del motore in uscita di curva. Eccellente invece la frenata sempre potente e modulabile.

MV Agusta Brutale 910 R
MV Agusta Brutale 910 R

Come ogni buon confronti Lorenzo ci riassume quelli che secondo lui sono i pregi e difetti delle naked confrontate.

Bimota Delirio
Pregi: guida dinamica e esaltante, erogazione e consumi, estetica conturbante.
Difetti: prezzo e potenza migliorabile

MV Agusta Brutale 910R
Pregi: maneggevolezza, impianto frenante e forcella, accelerazione.
Difetti: consumo elevato, effetto on-off del motore.

Schede tecniche

Bimota Delirio
Motore: 2 cilindri a V trasversali a 4 tempi
cilindrata 1.078 cc
Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 45 mm
Cambio a sei marce
telaio misto a traliccio e piastre in alluminio
sospensione anteriore, forcella rovesciata da 50 mm
Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17
Interasse 1.425.
Peso a secco 175 kg
potenza 69 kW (95 CV) a 7.750 giri
coppia 102,9 Nm (10,5 kgm) a 4.500 giri
Prezzo: 18.900 euro

MV Agusta Brutale 910 R
Motore: 4 cilindri il linea 4 tempi
cilindrata 909 cc
Alimentazione a iniezione elettronica
Cambio a sei marce
telaio misto a traliccio e piastre in alluminio
sospensione anteriore, forcella rovesciata da 50 mm
Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/55-ZR17
Interasse 1.425.
Peso a secco 185 kg
potenza 95,5kW (130 CV) a 11.000 giri
coppia 96 Nm (9,7 kgm) a 7.900 giri
Prezzo: 18.190 euro

Concludiamo con la tabella dei fati rilevati

Dati Delirio e Brutale

Foto della MV Agusta Brutale 910 R
Foto della Bimota Delirio DB6

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