Brain One: telemetria senza fili in moto

L'Italia produce idee eccellenti, frutto di un estro creativo e di una competenza ampiamente riconosciuti. Una nuova soluzione tricolore si presenta in società.

Di Rosario Scelsi
Pubblicato il 28 feb 2016
Brain One: telemetria senza fili in moto

Brain One è ora su Kickstarter, nota piattaforma di crowdfunding. In tal modo la startup italiana legata al progetto punta a guadagnare le risorse necessarie per farlo conoscere su scala internazionale. L’obiettivo da raggiungere non è impossibile: 50 mila euro.

Ormai il prodotto è alla fase finale dello sviluppo. Solo pochi ritocchi mancano prima della messa in produzione, che offrirà agli utenti la possibilità di acquistare presto un dispositivo senza fili legato alla telemetria smart per motorsports ed action spors, che terrà traccia delle performance personali.

La startup ha attirato l’attenzione di personaggi rilevati nel mondo del motociclismo, permettendogli di avviare collaborazioni con Fondazione Simoncelli, con Aldo Drudi, noto designer dei caschi di Valentino Rossi, così come con Marco Lucchinelli e la sua Lucchinelli Experience.

Brain misura le performance e aumenta la sicurezza in moto

Brain è una “scatoletta” basata su Android, che contiene diversi sensori dedicati al mondo degli sport estremi, in particolare al motociclismo. La sua nascita è il frutto dell’idea di due giovani italiani, che confermano il talento creativo della nostra nazione.

Questo dispositivo consente di misurare le performance e di aumentare la sicurezza. L’apparecchio permette di tenere sotto controllo il proprio battito cardiaco e altri parametri mentre si è in sella a una moto. Consente inoltre di visionare tutte le metriche relative a un giro in pista o su strada (velocità, angolo di piega, forza g, giri motore, rapporto inserito, traiettoria, tempo sul giro e molto altro) e di avere a disposizione un sistema di sicurezza integrato, che manda un segnale di allerta ad alcuni numeri selezionati di amici e parenti in situazioni di potenziale pericolo (moto piegata a terra, ferma, o accelerazioni tipiche di un incidente).

Il ventaglio funzionale è in realtà più ampio, anche se quelle prima citate sono alcune delle funzioni più importanti. Brain, come dicevamo, è un progetto Made in Italy: il seme è di due giovani molto capaci, che all’anagrafe rispodono ai nomi di Simone Grillo e Timoteo Ziccardi. A loro va il merito di aver messo in piedi, lo scorso anno, una startup, che ha raccolto subito le risorse necessarie a coprire la fase iniziale della nuova avventura creativa e imprenditoriale.

L’uso è molto semplice: basta attaccare la scatoletta sulla coda della moto, schiacciare un pulsante e il Brain verrà attivato. Al suo interno ci sono diversi sensori: GPS + glonass, sensore di temperatura, un barometro, un accelerometro, un giroscopio, un magnetometro, un microfono. Inoltre, è presente la connettività wifi e bluetooth.

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