Mugello, la Moto3 “infiamma” il CIV: l’ultima sfida dei “giovani leoni”
Al Mugello va in scena l'atto finale del Campionato Italiano Velocità 2015.
Dopo quasi tre mesi dall’ultimo appuntamento del 17 e 18 luglio a Imola, il CIV chiude l’11 e 12 ottobre la stagione “tricolore” 2015, appassionante sul piano agonistica e ricca di interesse sul piano tecnico.
In un altro post Motoblog illustra il programma dell’evento. Presto avremo modo, dopo questo ultimo week-end di gare, di analizzare il nostro massimo Campionato di velocità, cui, oltre ai tanti pregi, fanno da contrappeso non pochi limiti (inevitabili?) a cominciare da un calendario con appuntamenti a cadenza mensile uno di seguito all’altro ad aprile, a maggio, a giugno, a luglio e poi il salto ad ottobre. Un calendario con 10 round, grazie alla scelta (positiva) di fare due gare in rapida successione (sabato e domenica), di fatto cinque trasferte sui circuiti blasonati di Misano, Vallelunga, Mugello due volte, Imola. Restano fuori il nord (con Monza sempre a bagnomaria) e il sud, che qui si ferma a Vallelunga. Tant’è.
Scelte dettate da esigenze di budget? Da limiti organizzativi? O cos altro? Fatto sta che il CIV, pur non richiamando le folle nei circuiti, è in crescita, un campionato diverso dal Cev (dove non è così marcato l’aspetto promozionale verso i “baby” giovanissimi e dove a una superba Moto3 fanno da contorno modeste Sbk e Moto2) e ben più significativo di altri campionati nazionali, ad esempio quello francese, dove addirittura quest’anno la Moto3 è stata cancellata per mancanza di partecipanti.
Il week end del Mugello si ripresenta con il piatto pieno: 12 gare complessive (4 sabato e 8 domenica) con oltre 250 piloti, più iniziative extra da leccarsi i baffi, a cominciare dalla “Pit walk” , con il pubblico che dalle 13.25 alle 13.50 può entrare nella corsia box toccando con mano le moto da corsa schierate in bella mostra, dialogando con piloti e addetti ai lavori, facendo anche un giro di pista in pullman panoramico!
Il clou, ovvio, restano le gare, con il titolo in palio in ogni categoria meno che nella Premoto3 250 4t dominata dal 14enne Celestino Vietti Ramus, un viso d’angelo tutto pepe che farà parlare di sé anche nel 2016, in Moto3 GP. Ecco, qui parliamo di Moto3, la categoria più attesa anche in questa finalissima del Civ dove la sfida per il titolo è fra due 17enni, il romano Fabio Di Giannantonio e il riminese Marco Bezzecchi: il primo reduce dalla vittoria della settimana scorsa ad Aragon nella Red Bull Rookies Cup e il secondo reduce dal bel piazzamento del Cev-mondialino Moto3 di domenica a Navarra. Stiamo parlando di corridori poco più che ragazzini ma già col pelo nello stomaco.
Ad Aragon, Fabio ha chiuso in bellezza con un inseguimento da urlo centrando il successo pieno in una gara 2 infuocata con vittoria in volata sul giapponese Ayumu Sazaki, l’inglese Rory Skinner, l’australiano Olly Simpson, gli spagnoli Marc Garcia, Raul Fernandez. Con questo risultato eccellente Di Giannantonio chiude il campionato dei “cadetti” internazionali con grande soddisfazione, al secondo posto (194 punti con tre vittorie: Sachsenring, Brno, Aragon e quattro secondi: Jerez, Assen 1 e 2, Silverstone e altri piazzamenti) dietro all’olandese Bo Bendsneyder (243 punti) e davanti al nipponico Ayumu Sasaki (161). Come abbiamo già scritto su Motoblog: Fabio, al debutto internazionale con la Ktm 250 in una categoria stracolma di “giovani leoni” di diversi Paesi e sui difficili circuiti del motomondiale, ha confermato quel che già si sapeva: talento naturale e preparazione psicofisica capace di renderlo competitivo a questi livello, pronto per nuovi e ancor più impegnativi e prestigiosi traguardi”.
A livello internazionale Bezzecchi ha faticato di più, anche perché la Moto3 del Cev-mondialino presenta piloti che azzannano come lupi, se non ancora come veri e propri leoni: Canet, Myr, Bulega, Pawi, Arena, Bendsneyder, Valtulini, Dalla Porta, Yamada, Pizzoli, Petrarca, Arbolino, ecc.
Nel Civ, fin qui, Fabio e Marco se le sono date di santa ragione: leader in classifica con 27 punti di vantaggio, il romano, con due gare vinte a Vallelunga e a Imola e molti podi, a inseguire il riminese dopo ben cinque vittorie ma con l’handicap di tre zeri per cadute. Ripetiamo quanto già scritto: “Detta così, e vista la classifica tricolore, pare che Fabio sia pilota “solo” … costante, che va “a punti”. Invece Di Giannantonio è corridore da baionetta, gran staccatore, ottimo stilista, capace di recuperi-show e di interpretare al meglio la corsa”. D’altronde Bezzecchi non è solo un cascadeur, ma spesso, oltre allo zampino della dea bendata maligna, è stato tradito più da un eccessivo malcelato senso di superiorità (leggasi… strafare) che da incapacità, essendo pilota di valore, di esperienza, tecnicamente e agonisticamente preparato.
Al Mugello vedremo e vedremo anche quali Honda e Mahindra-Peugeot porteranno in pista i due contendenti essendo entrambe le Case decise a conquistare il titolo. Fabio e Marco non avranno vita facile perché altri piloti cercano l’exploit di fine stagione, quando un podio e una vittoria finale al Mugello può valere una intera stagione. Parliamo di “giovani, giovanissimi leoni” già lanciatissimi, certezze del motoccilismo Made in Italy, non outsider: Simone Mazzola (Kymco-Oral), Antony Groppi (Honda), Fabio Spiranelli (Mahindra-Peugeot), Walter Sulis (Honda), Dennis Foggia (RMU), Edoardo Sintoni (TM), Alessandro Del Bianco (Honda), Alessandro Torlaschi (Honda), Yari Montella e Kevin Sabatucci (Honda Team 58 Sic), Bruno Ieraci (Rmu), Michael Coletti, Alex Fabbri, Filippo Fuligni ecc.
Di particolare interesse – davvero una particolarità preziosa del Civ – la competizione fra Case diverse: nel duello fra le blasonatissime Honda e Mahindra-Peugeot si inseriscono moto “pregiate”, in fortissima crescita quali Kymco-Oral, Rmu, Tm. Roba fine, anzi finissima. Non è poco. Vinca il migliore. Nella foto, il leader della classifica CIV Moto3 Fabio Di Giannantonio