Motegi, Dovizioso 5°: "Difficile arrivare a fine gara"

Andrea Dovizioso quinto con la Ducati a Motegi dopo aver a lungo rincorso un piazzamento sul podio: "Il nostro potenziale era più alto..."

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 11 ott 2015
Motegi, Dovizioso 5°:

Andrea Dovizioso (Ducati Team) ha chiuso il GP del Giappone di oggi al al quinto posto, probabilmente il massimo risultato a cui il forlivese e la sua Desmosedici potevano aspirare al Twin Ring Motegi. La una pioggia abbattutasi in mattinata sul tracciato nipponico di proprietà della Honda ha scombussolato un po’ tutti i piani dei protagonisti della MotoGP, con il ‘Dovi‘ che scattava dalla seconda fila grazie al quarto tempo fatto segnare nelle qualifiche di ieri.

Grazie anche a una buona partenza, Dovizioso è riuscito a risalire ben presto al terzo posto mantenendo poi quella posizione dietro agli alfieri ufficiali Yamaha, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, fino al decimo giro, quando è stato attaccato e superato da un irresistibile Dani Pedrosa (Honda Repsol), alla fine vincitore della corsa.

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Il progressivo degrado delle sue gomme rain finiva poi per favorire il rientro dell’altra Honda RC213V ufficiale di Marc Marquez, che a quattro giri dalla fine riusciva a sopravanzarlo prendendosi la quarta piazza. A fine giornata, Dovizioso si è comunque dichiarato soddisfatto del suo quinto posto:

“Oggi non eravamo messi male come passo, ma dopo qualche giro la gomma anteriore si è deteriorata, e non sono più riuscito a frenare con efficacia. E’ stata una situazione un po’ strana, perché il consumo delle gomme sicuramente l’hanno avuto tutti, ma nel mio caso, già all’inizio e con la pista ancora bagnata, si chiudeva continuamente l’anteriore e non potevo forzare. E’ stato davvero un peccato perché avevamo un buon passo di gara e credo che ci saremmo potuti giocare il podio. Abbiamo comunque portato a casa un quinto posto in condizioni difficili perché non è stato facile riuscire ad arrivare fino a fine gara. Peccato perché il nostro potenziale oggi era decisamente più alto.”

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