MotoGP Phillip Island, "volano" sul dritto le Ducati di Iannone, Dovizioso ed Hernandez

Con Marc Marquez (Honda) che non si smentisce aggiudicandosi il miglior tempo (1’29.383) della prima giornata di prove davanti a Jorge Lorenzo (Yamaha) e a Maverick Vinales (Suzuki) e con il leader provvisorio della classifica Valentino Rossi “coperto” (solo nono tempo: 1’30.041) Phillip Island apre le danze di un GP che può essere decisivo per il titolo MotoGP 2015.

Vedremo domani in qualifica l’evoluzione dei tempi determinanti per lo schieramento di partenza. In altri post Motoblog ha raccontato la Fp1 e Fp2 odierne dando anche la parola ai protagonisti. Qui vogliamo mettere in rilievo il dato relativo alle velocità di punta fatte registrare oggi nelle FP2, non certo l’elemento fondamentale nelle odierne MotoGP dove – come più volte scritto – il tempo sul giro deriva da un complesso articolato di situazioni (coppia del motore, accelerazione, guidabilità, assetto, frenata, percorrenza della velocità in curva, manico del pilota, scia, condizioni della pista, ecc.), ma comunque indicativa sulla competitività dei mezzi e non ininfluente sul risultato.

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Oggi le moto più veloci in pista sono state le Ducati, con la rossa di Andrea Iannone in testa a tutti (346,1 Km/h) seguita dall’altra 4 cilindri di Borgo Panigale di Andrea Dovizioso (343,4 Kmh) e dalla terza di Hernandez. Un risultato eclatante, ma fino a un certo punto, perché mettendo a confronto le velocità di punta con i tempi sul giro si conferma quanto scritto sopra. Infatti Iannone fa segnare nelle combinate “solo” il quarto (ottimo!) miglior tempo (1’29.544) mentre Dovizioso addirittura precipita in 14esima posizione con 1’30.451.

All’opposto, il terzo miglior tempo odierno di Vinales non trova riscontro in una velocità di punta coerente con la sua Suzuki 14esima come velocità: 330,4 Kmh, ben 16 chilometri più lenta della Ducati di Iannone. Tant’è che la terza moto più veloce è proprio un’altra Ducati, quella di Yonny Hernandez con 341,2 Kmh.

La prima Honda è quella di Cal Crutchlow (337,5) – quinto tempo – proprio davanti a quella del poleman virtuale Marquez (336,4). Poi ancora una Ducati, quella di Danilo Petrucci (335,9) davanti alle Yamaha di Bradley Smith (334,3) e di Pol Espargaro (333,8) e all’altra 4 cilindri ufficiale della Casa dei tre diapason, quella di Valentino Rossi, nono posto (332,5) pari pari con il nono tempo fatto segnare dal “Dottore” sul giro.

[img src=”https://media.motoblog.it/5/581/ducati-team-motogp-2015-4.jpg” alt=”15 Japón 8, 9, 10 y 11 de octubre de 2015; circuito de Motegi. MotoGP; mgp; motogp” align=”left” size=”large” id=”737975″]

Ancora più lenta l’altra Yamaha Factory, quella di Lorenzo (331,4) dietro alla Ducati di Hector Barbera (331,8) e alla Honda di Jack Miller (331,5) e davanti alla Honda di Scott Redding (330,6) e all’altra Suzuki di Maverick Vinales (330,4). A seguire la Honda di Laverty, la Ducati di Di Meglio, la Honda di Hayden, l’Aprilia di Bradl (328,4) e – udite!udite! – la Honda Factory di Dany Pedrosa 8328,4).

Infine la Yamaha di Elias, la Suzuki di A Espargaro, l’altra Aprilia di Bautista (326,6), la Honda di Antony West (toh, chi si rivede!), la Yamaha di Baz (322,7) e – fanalino di coda – la ART di Cudlin (314,5), cioè quasi 32 Kmh meno della Ducati di Iannone! Cudlin ha fatto segnare oggi l’ultimo tempo: 1’34.479, come dire 5 secondi di gap da Marquez. Un altro sport…

Domani in qualifica i tempi sul giro caleranno non poco. Cresceranno invece le velocità di punta?