Phillip Island, “solite” Qualifiche: Marquez domina, Lorenzo prima fila, Rossi solo settimo. Exploit di Iannone. Male Dovizioso

Il commento alle qualifiche di Phillip Island per il Gran Premio di Australia della MotoGP 2015

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 17 ott 2015
Phillip Island, “solite” Qualifiche: Marquez domina, Lorenzo prima fila, Rossi solo settimo. Exploit di Iannone. Male Dovizioso

A Phillip Island si tira un sospirone di sollievo con la bella notizia che viene dal Giappone per lo scioglimento della prognosi per Alex De Angelis che sta meglio e potrà tornare presto a farsi curare in Italia.

Dalla pista australiana, invece, la notizia, più della … “solita” gran pole del “solito” super Marc Marquez (1.28.364!) arriva con il tempone di Andrea Iannone (+0.316), capace di far volare la sua Ducati, soprattutto capace di sfruttare la scia della Yamaha di Jorge Lorenzo, che chiude – terzo – la prima fila.

E il capoclassifica Valentino Rossi? Arranca, solo settimo (+0.650), quindi primo della terza fila, costretto alla “rituale” rimonta. Detto così, per Rossi sembra il solito copione tanto da avvalorare persino la tesi di chi dice che è tutto “scontato”: Valentino lontanissimo dai primi in qualifica, poi trova la quadra dell’assetto della sua Yamaha nel warm up della domenica mattina, quindi il miracolo di una corsa in grande recupero, uno show pro domo sua e dei suoi fans.

Niente è scontato, tanto più in un circuito “da pelo” come quello di Phillip Island dove è vietato sbagliare. E Rossi, si sa, è raro che sbagli mentre, fin qui, chi ha più volte ha fatto cilecca è stato proprio il suo più diretto avversario in lotta per il titolo Jorge Lorenzo, chiamato nel GP d’Australia a una prova perfetta per tenere aperta la sfida con il compagno (si fa per dire) di squadra pesarese.

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Il primo della seconda fila, zitto zitto, è Dani Pedrosa (+0.348), resuscitato negli ultimi Gran Premi, capace – assieme al compagno di squadra Marquez – dell’exploit che potrebbe addirittura scombussolare i giochi iridati fra Rossi e Lorenzo.

Giochi dentro i quali domani si può inserire anche Iannone: se il pilota di Vasto imbrocca una delle sue partenze super potrebbe infilare la via del podio e soprattutto potrebbe fare muro sia a Lorenzo ma anche a Rossi, entrambi dietro in rimonta.

Fra Rossi e Lorenzo, chi sta peggio – anche se la classifica delle qualifiche dice il contrario – è proprio il maiorchino, perché non sarà facile realizzare l’unica strategia vincente, cercare cioè di saltare subito Marquez, tentare la fuga, lasciando Valentino nel groviglio del gruppone. Ma dalla teoria alla pratica ce ne corre e, stavolta, tocca davvero a Jorge fare il miracolo.

Poco da dire sul resto, con Crutchlow quinto, Vinales sesto davanti a Rossi e con il pesarese che precede i due Espargaro. E Dovizioso? Il ducatista si perde nelle nebbie, chiude la top ten con il gap abissale vicino al secondo (+0.903), indubbiamente in una di quelle fasi che per un pilota di questo livello sono un segnale d’allarme. Speriamo che il Dovi sia in grado di cambiare passo domani in corsa.

Corsa attesissima, con il meteo che dà sole, un appuntamento dove niente è davvero scontato.

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