Il motociclista che ha fatto commuovere l'Italia

Dopo l'incidente la rinascita morale e la forza per diventar un esempio, guida la moto e ha aperto una scuola di guida per paraplegici. Maximilian Sontacchi si racconta a Tu si que vales

Di Lino Garbellini
Pubblicato il 20 ott 2015
Il motociclista che ha fatto commuovere l'Italia

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Maximilian Sontacchi, 27enne di Abano Terme è un motociclista che per coraggio e determinazione non ha nulla da invidiare ai campioni della MotoGP. Lui la sua storia l’ha raccontata in Tv su Canale 5 al programma Tu si que vales, facendo commuovere anche chi con le due ruote non ha mai avuto nulla a che fare. Maximilian è in carrozzina da dieci anni ha causa di un tragico incidente in moto, ma da qualche tempo ha deciso di ritornare alla guida, anche nella sua nuova condizione.

Ho 27 anni, dieci anni fa è arrivata una macchina contromano, mi ha colpito, è scappata e questo è il risultato”, racconta Maximilian Sontacchi, “un fatto che ovviamente mi ha cambiato la vita, ma è stata come la classica seconda possibilità.  Prima dell’incidente ho avuto una adolescenza turbolenta, come molti. In famiglia c’erano problemi, gli amici erano come me, l’incidente però ha risolto tutto, mi ha fatto capire cosa realmente è la vita”.

Nel filmato andato in onda in Tv in cui Maximilian si mette a nudo, lui è immortalato in pista alla guida della sua nuova moto e nonostante la mancanza delle gambe riesce a guidare il mezzo, curva dopo curva. “Io vivo un secondo come un’ora, vivo al 300% qualsiasi sentimento rispetto a prima. Dopo l’incidente ho sempre cercato di avere quello stimolo che la moto mi dava. Ho creato la prima scuola per disabili di drifting che è una disciplina automobilistica, ma le macchine sono costose”, dichiara il ragazzo, “l’anno scorso ho avuto un crollo e quest’anno mi son detto perché non mi prendo la patente per la moto? Sono il primo paraplegico in moto in Italia e sono qui per dare la possibilità a qualsiasi ragazzo paraplegico di poter tornare in moto. Tre mesi fa ho creato la prima scuola per paraplegici”.

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