Rossi, Marquez & C, adesso basta! Chiarimento e svolta prima di Valencia!
Urge un chiarimento definito ed una svolta prima della gara di Valencia della MotoGP. Dorna se ci sei batti un colpo!
Come recita il vecchio adagio: “Il gioco è bello se dura poco” e tutto il can can che ancora gira attorno al fattaccio di Sepang fra Valentino Rossi e Marc Marquez è ora che finisca perché oramai si è al limite della farsa o addirittura oltre. Non deve finire perché fra i contendenti deve prevalere il senso della fraternità… francescana e/o perché – come più volte ribadito – sempre di sport trattasi: deve finire perché fra meno di una settimana i piloti (tutti) tornano in pista a Valencia, dove Rossi e Lorenzo si giocano il mondiale e dove tutti – Rossi e Lorenzo compresi – si giocano la pelle.
Chi specula, chi strumentalizza, chi soffia sulle polemiche dimentica che qui non siamo in uno stadio, nelle beghe fra due star del pallone che piagnucolano per un calcio negli stinchi. Qui, in MotoGP, i piloti sono sempre attaccati a un filo di lana, o meglio, corrono spesso oltre i 300 Kmh, sopra un “trapezio” molto insicuro senza aver sotto la protezione del telo. Il rischio è sempre alto, con conseguenze imprevedibili. Non torniamo sopra al “fattaccio” sapendo che in questi casi mai la ragione è tutta da una parte e mai tutta dall’altra.
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Fatto sta che c’è un regolamento (molto discutibile e sicuramente da aggiornare) e quel regolamento ha prodotto una sanzione (troppo dura o troppo morbida?) dei giudici di gara di Sepang che va rispettata e applicata. Punto. Adesso è l’ora di cambiare pagina, chiudendo questa storiaccia che getta una nuvola nera sul motociclismo, sport che comunque ha una regola insopprimibile, quella della battaglia in pista, senza la quale le corse non esistono.
Le Case (Yamaha e Honda, ma anche Ducati, Suzuki e Aprilia) non possono fare i “pesci in barile” o chiudersi nella difesa del proprio pilota: devono “obbligare” i rispettivi piloti a una condotta corretta e reciprocamente rispettosa, dentro e fuori la pista. Idem la Dorna e la Fim. Ma non basta. Tocca a Rossi e a Marquez (ma anche a Lorenzo) dare un segnale di distensione, dimostrando di avere capito la lezione perché questa polemica rovente e infinita non favorisce nessuno e crea danni enormi a tutti, nessuno escluso.
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Tocca a Rossi e a Marquez, magari nella conferenza stampa del prossimo giovedì a Valencia, stringersi sinceramente la mano e tornare in pista per giocarsi la gara liberi dal nodo del rancore che mai produce qualcosa di buono. Il passato va messo dietro le spalle e tutti – Rossi, Marquez e Lorenzo per primi – devono lottare al massimo, senza condizionamenti di sorta, accettando il responso di una gara che vale il titolo di campione del mondo. Chi arriva primo è il legittimo vincitore della corsa e chi vince il titolo è il legittimo campione del Mondo. Senza se e senza ma.
La lezione finale è sempre la stessa. Primo: il gallo vecchio (Valentino) non vuole dare spazio al galletto nuovo (Marc), il primo si difende come può e il secondo mena fendenti come può. Secondo: due galli (Vale e Jorge) con la stessa cresta nello stesso pollaio non possono starci e dopo Valencia, è bene che il pesarese e il maiorchino prendano strade diverse. Così sarà.