Rossi-Marquez: Lettera del Presidente FIM
Arriva una lettera del Presidente della FIM Vito Ippolito su quanto accaduto a Sepang la scorsa settimana tra Rossi e Marquez. "Ci stiamo allontanando dalla tradizione di sportività che orgogliosamente fa parte del patrimonio del motociclismo"
Pensate che, una volta finito il Campionato Mondiale MotoGP 2015 con la gara di Valencia, tutta questa polemica sullo “scontro” Rossi-Marquez avvenuto a Sepang la scorsa domenica finirà? E’ alquanto difficile! Abbiamo assistito nei giorni scorsi a una serie di dichiarazioni provenienti da ogni parte del mondo. Perfino il Papa ha detto la sua sul famoso #SepangClash!
Arrivano oggi anche le parole di Vito Ippolito, Presidente della FIM, l’organo al quale – proprio qualche giorno fa – il Codacons ha presentato un esposto su quanto accaduto a Sepang tra il 9 volte Campione del Mondo e il giovane e intraprendete Campione della HRC Repsol.
Tra le parole del Presidente della Federazione, si può percepire quel retrogusto amaro di una battaglia tra titani che ha suscitato l’ira di appassionati e non, tutti scossi per aver assistito ad uno spettacolo che di sportivo ha poco e niente.
Vito Ippolito – Presidente della FIM:
I recenti avvenimenti sulla lotte per il titolo mondiale FIM MotoGP™ 2015 hanno avuto un effetto dannoso sullo spettacolo delle nostre competizioni e avvelenato l’atmosfera intorno allo sport. Ci stiamo allontanando dalla tradizione di sportività che orgogliosamente fa parte del patrimonio del motociclismo. Ogni individuo ha il diritto di esprimere le proprie idee. Ma le parole e le azioni hanno sempre delle conseguenze. Ogni individuo deve assumersene la responsabilità.
I piloti, in primis, devono essere consapevoli di questo. Ognuno di loro ha migliaia di appassionati che seguono le loro gesta in pista e ascoltano quello che dicono fuori pista. Per questo motivo, noi li guardiamo, non solo in questo Campionato, ma in tutte le nostre discipline, per impostare il miglior esempio di ciò che il nostro sport dovrebbe e aspira ad essere.
Questa responsabilità è condivisa anche dalle persone che costituiscono i rispettivi entourage, a cominciare dai team e dagli sponsor. Quali che siano le ragioni e i torti della questione, se qualcuno alimenta inutilmente delle polemiche su eventi o decisioni in maniera del tutto errata, sta creando un danno allo sport, a scapito di tutta la nostra comunità e tutte le cose buone che abbiamo offerto sempre.
I piloti, le squadre, i costruttori e gli sponsor dovrebbero non solo rispettare le regole ma devono accettare le decisioni dei funzionari, qualunque esse siano. In caso contrario, stanno contribuendo all’anarchia e minando lo sviluppo futuro del nostro sport.
A nome della FIM e di tutti coloro che fanno del loro meglio per far sì che si giunga ad una felice conclusione di questo Campionato, esprimo la speranza che al prossimo e ultimo round di Valencia i piloti si sfideranno in pista, rispettando pienamente lo spirito del fair play.