Aleix Espargaro: dalle due alle quattro ruote, ma sempre Suzuki

Dalla pista… alla pista. Dai tracciati del Motomondiale, dove è impegnato con la Suzuki GSX-RR, alla prima stagione piena in MotoGP (questi gli orari tv dell’ultima gara della stagione), all’impianto di Vairano, dove Aleix Espargaro, pilota del Team Ecstar Suzuki, ha provato due moto e due auto della casa giapponese.

Una scommessa ragionata, quella del team in blu che, per il prosieguo dello sviluppo di una moto nata da poco, dopo il lavoro iniziale di Randy De Puniet, ha affidato al catalano ed all’ancora più giovane Maverick Viñales il compito di farla progredire, con risultati lusinghieri, vista la pole dello scorso GP di Barcellona.

Ma non si vive di sole gare e pertanto, nei giorni scorsi Aleix si è tolto gli “abiti” da lavoro, per indossare quelli del divertimento, “giocando” a fare il tester per un giorno, in occasione della presentazione della nuova Swift Sport GSX-RR Tribute, edizione in serie limitata della compatta di Suzuki, nata per celebrare il prototipo di Hamamatsu che corre in MotoGP.

Espargaro è passato dai cordoli che lo hanno visto in sella alla nuova GSX-S1000F ABS allo sterrato della pista off-road, dove ha messo alla frusta la RM-Z450, mentre sul fronte quattro ruote, oltre alla già citata Swift, ha provato la Vitara DDIS Allgrip V-Cool.

Queste le impressioni di Aleix circa i vari mezzi testati:

«La GSX-S1000F mi è piaciuta davvero tanto. Il motore va fortissimo, ha tanta potenza! Rispetto ad una MotoGP™ ovviamente cambiano il peso e l’inerzia, però l’indole è simile ed è una moto davvero emozionante da guidare.»

«La RM-Z450 è davvero facile da guidare, maneggevole e ben bilanciata: entri subito in sintonia e ti mette a tuo agio anche nei passaggi più impegnativi.»

«Le moto Suzuki ti danno sempre un feeling eccezionale e le auto fanno esattamente la stessa cosa. L’esperienza è stata fantastica. Ho sempre avuto passione per le auto sportive e quando posso vado in pista anche con le quattro ruote. Con la SWIFT ho spinto continuamente, riuscendo a girare sempre più forte. Una bella soddisfazione: è davvero divertente, sembra di guidare un kart!»