MotoGP, De Angelis: "Non vedo l'ora di tornare in moto"

Alex De Angelis visita il paddock di Valencia dopo il pauroso incidente nelle libere per il GP del Giappone: "Tra un mese tornerò ad allenarmi"

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 8 nov 2015
MotoGP, De Angelis:

Era lo scorso 10 Ottobre quando Alex De Angelis rimaneva vittima a Motegi di un terribile incidente nelle FP4 del GP del Giapppone in sella alla sua ART del team E-Motion IodaRacing. Dopo i primi attimi di paura, con il trasporto in elicottero al vicino Ospedale Universitario di Dokkyo, al pilota furono riscontrati un forte trauma cranico (con iniziale perdita di coscienza) e fratture a più vertebre che lo costrinsero a trascorrere due settimane in terapia intensiva presso la struttura giapponese, prima di poter finalmente fare ritorno a casa.

Il 31enne sammarinese è tornato a fare capolino nel paddock della MotoGP questo fine settimana in occasione del weekend del GP de La Comunitat Valenciana, atto finale del Motomondiale 2015 (clicca qui per orari e copertura TV). Ovviamente De Angelis non è a Valencia per tornare in pista – dove è sostituito da Broc Parkes – ma ha colto l’occasione per rilasciare un’intervista ufficiale in cui ha spiegato la sua attuale situazione, e ribadendo ancora una volta la sua ferma intenzione di tornare presto in sella. E il ‘bentornato‘ riservatogli in Spagna da amici e colleghi è stato il suo primo pensiero:

“Ho visto negli occhi di chi mi ha incontrato nel paddock di Valencia tanta meraviglia e gioia. Non mi aspettavo tanto affetto, davvero. Già nei giorni che ho passato in ospedale, dal momento in cui i medici mi hanno svegliato, ho avuto migliaia di messaggi, sia sui social che personali. Voglio ancora una volta ringraziare tutti, dai medici dell’ospedale Dokkyo al Dottor Michele Zasa della Clinica Mobile, la mia famiglia e la mia squadra che mi è stata vicina moltissimo”.

[img src=”https://media.motoblog.it/4/4bf/de-angelis-2015-1.jpg” alt=”VALENCIA, SPAIN – NOVEMBER 05: Alex De Angelis of San Marino and E-Motion Iodaracing Team speaks in paddock with a journalist (first time in circuit after the crash in Motegi GP) during the MotoGP of Valencia – Previews at Ricardo Tormo Circuit on November 5, 2015 in Valencia, Spain. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”743468″]

Nella caduta di Motegi hai riportato diversi traumi e fratture, ma come stai ora?

“Sono in piedi, cammino, sorrido. Uno che sta male non fa queste cose. Certo non sono ancora pronto per andare in moto, ci mancherebbe, ma riesco quasi a fare tutto. Per ora l’unica cosa che riesco a guidare è la macchina, diciamo che la difficoltà maggiore è allacciarmi le scarpe. Per le fratture che ho sulla schiena ancora non posso piegarmi bene. Qui a Valencia sto proseguendo la mia fisioterapia con i ragazzi della Clinica Mobile che mi sono stati sempre vicino. Mi hanno detto che tra un mese potrò tornare ad allenarmi normalmente. Non ho fretta anche perché la MotoGP per regolamento dovrà stare ferma nei mesi di dicembre e gennaio”.

Cosa ti ricordi dell’incidente?

“Assolutamente nulla e forse è anche un bene. A dire la verità non mi ricordo per intero tre giorni di quel week end, il sabato, la domenica e anche il lunedì. Il primo giorno forse non lo ricordo per la botta nella caduta, gli altri due perché ero sedato. Mi ricordo vagamente la voce di Giampiero Sacchi, ma è tutto confuso”.

[img src=”https://media.motoblog.it/1/170/de-angelis-2015-2.jpg” alt=”AUSTIN, TX – APRIL 12: Alex De Angelis of San Marino and Octo Iodaracing Team heads down a straight during the MotoGP race during the MotoGp Red Bull U.S. Grand Prix of The Americas – Race at Circuit of The Americas on April 12, 2015 in Austin, Texas. (Photo by Getty Images/Bongarts/Getty Images)” size=”large” id=”743469″]

La tua è stata una degenza lunga in Giappone, come ti sei trovato?

“Tranne per i problemi di lingua con gli infermieri, tutto è andato benissimo. Mi hanno curato molto bene, i medici sono stati molto presenti e mi hanno fatto tutte le terapie e i controlli necessari, anzi anche di più. Per me è stato un bene che mio padre e mio fratello mi abbiano raggiunto, in questo modo il tempo è passato un po’ più in fretta. Il problema era stare fermo nel letto per tutto il giorno, le ore non passavano mai”.

In teoria con le tue fratture (circa sei sulla colonna vertebrale, due costole, la clavicola e la scapola destra, e lo sterno crinato) non potresti essere già in piedi…

“Anche i medici sono stupiti dai miei miglioramenti. Contro il loro parere mi sono messo in piedi da solo. L’ho fatto per rassicurare me stesso di non avere traumi più gravi. Poi ho visto che riuscivo, ogni giorno un po’ di più, a camminare. Quando sono tornato a casa a San Marino, dopo essere uscito dall’ospedale di Stato, ho subito fatto 40 minuti di ciclette.”

[img src=”https://media.motoblog.it/d/daf/de-angelis-2015-3.jpg” alt=”E-Motion IodaRacing Team rider Alex de Angelis of San Marino takes a corner during the third free practice session of the MotoGP Japanese Grand Prix in Motegi, Tochigi prefecture on October 10, 2015. AFP PHOTO / KAZUHIRO NOGI (Photo credit should read KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)” size=”large” id=”743470″]

Ti ha mai sfiorato l’idea di ritirarti?

“No. Assolutamente. Questo sport mi piace moltissimo e sono certo di essere in grado di fare ancora delle belle stagioni. Ho solo 31 anni, posso correre ancora per un po’. Anzi non vedo l’ora di tornare in sella, il primo febbraio sarò in Malesia per fare i test. Mi preparerò per arrivare a queste prime prove della prossima stagione al meglio della forma”.

Come vedi questo finale di stagione?

“Non so esattamente cosa sia successo in pista in Malesia, perché quando si correva io ero in aereo verso l’Italia. Poi non ho avuto la possibilità di guardare la gara. Quello che non mi è piaciuto in questi giorni è la tensione che si è creata. Il nostro sport è bello perché i tifosi sanno stare insieme, seduti uno accanto all’altro anche se hanno simpatia per diversi piloti. Spero che le tensioni di questi giorni non cambino le cose. Gli incitamenti che ho visto sui vari social a far cadere questo o quel pilota non fanno parte del nostro sport. E poi cadere fa male, io lo so bene. Il nostro sport è già abbastanza rischioso così com’è”.

[img src=”https://media.motoblog.it/c/cf9/de-angelis-2015-4.jpg” alt=”MOTEGI, JAPAN – OCTOBER 10: Alex De Angelis of San Marino and E-Motion Iodaracing Team with medical staff after crashed out during the qualifying practice during the MotoGP Of Japan – Qualifying at Twin Ring Motegi on October 10, 2015 in Motegi, Japan. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”743471″]

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