Piero Ferrari, "Marquez? Mio padre l'avrebbe licenziato"

Il comportamento di Marquez è segno di come cambiano i tempi e l'etica dello sport, a spiegarlo è Piero Ferrari in un'intervista.

Di Lino Garbellini
Pubblicato il 10 nov 2015
Piero Ferrari,

Dignità, lealtà, stile, parole che per Enzo Ferrari hanno sempre avuto un senso profondo riguardo all’etica nel mondo dello sport. Dopo la travagliata conclusione del Mondiale della MotoGp anche Piero Ferrari, figlio di Enzo ha sentito il bisogno di dire la sua in un’intervista al quotidiano Il Giorno con un riferimento ai tempi in cui la dignità valeva più di mille vittorie. “Vuol sapere cosa farebbe mio padre se fosse al posto degli eredi di Soichiro Honda?. Licenzierebbe Marquez. Anzi, lo avrebbe licenziato un minuto dopo la fine della gara di Valencia“.

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Piero è sempre stato un appassionato del MotoGP e del mondo delle due ruote, inevitabile quindi il so sdegno, “squadre, come la Ferrari coi suoi piloti o la Honda coi suoi, pagano perché i loro piloti le gare le vincano. Non perchè facciano vincere altri. io sono proprio un patito delle ruote. A papà un po’ dispiaceva, questo mio amore per le moto. Ma se fosse qui sarebbe arrabbiato come e più di me“.

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Non ha peli sulla lingua Ferrari che si chiede anche come mai alla Honda abbiano lasciato Marquez libero di fare. “Perché la Ferrari paga Vettel e Raikkonen? Perché provino a vincere le corse. Lo stesso fa la Honda con Marquez, che invece a Valencia si è splendidamente battuto per perdere!”, dichiara il figlio di Enzo, “Marquez si è messo al servizio di Lorenzo, manco fosse un dipendente della Yamaha. E’ strano che la Honda stia zitta“. Come ha spiegato il padre di Rossi, il modo migliore in cui il Dottore può prendersi una rivincita è vincere l’anno prossimo, “un consiglio ce l’ho: far pentire gli spagnoli nel 2016, battendoli in pista“.

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