Una MotoGP esclusiva come la F1

Di Ruggeri
Pubblicato il 25 apr 2007
Una MotoGP esclusiva come la F1



Interessante battibecco mediatico tra Valentino Rossi e Bernie Ecclestone.
Sembra infatti che il campione di Tavullia non abbia affatto gradito i consigli del “businessman” della F1.
Dopo aver corteggiato Rossi per favorire il suo passaggio sulle quattro ruote, mr.Ecclestone ha suggerito che la MotoGP si liberi della compagnia di 125 e 250 per rendere lo spettacolo più esclusivo e appetibile agli sponsor di alto livello.
Non solo, ma il manager inglese sostiene che le cilindrate “inferiori” non debbano nemmeno valere come titolo “mondiale“.
Sempre sull’onda dell’esclusività, Bernie sogna per la MotoGp un paddock ancora più blindato e quindi ideale per concludere grossi affari.

Valentino ha semplicemente constatato: “Non sono d’accordo. La Formula Uno è la F1 ma anche il motociclismo ha una sua identità e una sua storia. Ed è differente da quella della F1. Per me è giusto avere 125 e 250, specialmente perché sono ottime per i giovani e mi piace seguire quelle gare. Che valgano o meno come Mondiale cambia poco. Non è come 10 anni fa. La MotoGP è il top delle due ruote, e chi vuole vincere le cilindrate minori lo fa perché vuole arrivare in MotoGP il più presto possibile.

Ecclestone ha anche definito come “non una grande idea“, l’iniziativa della Dorna di riunirsi a Barcellona per il meeting-training dedicato ai Team manager per aiutarli a gestire meglio il rapporto con gli sponsor.
Chi corre ha solo bisogno dei soldi per farlo. Forse le squadre dovrebbero presentarsi meglio, perché non capisco come non si possano trovare risorse col mercato che è davvero grande. Ma è così diverso da quello della F1 che non credo si possa copiare qualcosa. La Superbike? E’ un’altra storia. Mi sembra comunque che stia andando meglio di una volta”.

via | SportAutoMoto

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