Women European Cup, la SBK si tinge di rosa
Arrivare in SBK non è certamente una impresa facile, ma le partecipanti alla WEC hanno le idee ben chiare su quale vorrebbero essere. Per fugare ogni dubbio occorre attendere la prima trasferta europea del mondiale Superbike.
Anche se Jenny Tinmouth partecipa stabilmente al BSB (il campionato britannico Superbike) e la nostra Letizia Marchetti ha già vinto una gara dell’italiano di categoria, non ci sono ancora state presenze femminili nel mondiale delle derivate di serie, almeno per adesso.
Le cose potrebbero però cambiare nel prossimo futuro, dal momento che dall’anno scorso si svolge la Womens European Cup, riservata alle sole donne e che prenderà il via anche quest’anno come manifestazione di contorno alla Superbike.
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Saranno otto, le prove in programma, che andranno a costituire il campionato sorto con il placet di FIM Europa, Honda e gli organizzatori della serie, con le concorrenti che saranno alcune tra i trentasei partenti della European Junior Cup, ma avranno anche una classifica separata.
Il pacchetto base prevede una Honda CBR 650 F preparata, il trasporto della moto, il supporto tecnico, gomme benzina e l’hospitality, il tutto ad un prezzo di 25450 € per tutta la stagione (poco più di 3000 € a gara).
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Tutti i piloti dovranno arrivare negli otto circuiti con i propri mezzi e con un meccanico. Alla fine della stagione potranno tenere la moto e l’equipaggiamento. La vincitrice si fregerà del titolo che quest’anno è andato alla neozelandese Avalon Biddle, davanti all’estone Anastassia Kovalenko ed alla svizzera Laura Rodriguez.