Il Dottor Costa: devo ritrovare me stesso

Il Dottor Costa, creatore della Clinica Mobile che ha salvato, nel corso di quasi 40 anni di operatività, molti piloti, è ad una nuova svolta della sua vita. Dopo aver lasciato, due anni fa, la sua struttura, sta per compiere un'altra difficile scelta.

Di Gianluca Salina
Pubblicato il 11 gen 2016
Il Dottor Costa: devo ritrovare me stesso

Da quando, poco meno di due anni fa, ha annunciato il suo ritiro dalla Clinica Mobile, di Claudio Costa, o meglio, del Dottor Costa, si sente parlare un po’ meno anche da parte degli appassionati.

Il creatore della struttura medica che assiste i piloti sui circuiti, pur essendo ancora molto attivo (saltuariamente visita e presta qualche consulenza presso l’autodromo di Imola, il circuito voluto e realizzato da suo padre), sembra sentire la stanchezza di un’esistenza passata a salvare gli altri ed ha, secondo il suo stile quasi ascetico, l’esigenza di ritrovare sé stesso.

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Per questo motivo, dopo aver affidato la “sua creatura” al dottor Zasa, ha annunciato anche la sua intenzione di cessare la sua attività presso il centro di fisioterapia di Imola, designando, quale suo successore, il dottore Marco Russo, figlio del suo caro amico e collega Beppe Russo, anche lui tra i fondatori della Clinica Mobile.

Per Costa un nuovo capitolo che si chiude di una carriera ineguagliabile, iniziata il 23 Aprile 1972, proprio ad Imola, in occasione della 200 Miglia di quell’anno e che è durata quasi 44 anni, lasciando un segno indelebile non solo negli affetti di molti piloti, ma anche nell’intera organizzazione del Motomondiale. Buona fortuna, Claudio!

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