McGuinness e Hutchinson snobbano l'addio di Martin

La decisione di Guy Martin di non prendere parte all’edizione 2016 del TT dell’Isola di Man è stata al centro delle discussioni degli appassionati di Road Racing degli ultimi giorni, e la cosa ha avuto inevitabilmente grande risonanza sui media della Gran Bretagna, dove il pilota inglese gode di grande popolarità anche per via delle varie apparizioni televisive.

MCN è andato a chiedere un parere sulla cosa a due dei più grandi rivali di Martin nel circuito delle corse stradali, i connazionali John McGuinness e Ian Hutchinson: entrambi si sono dichiarati non così sorpresi dalla decisione del 34enne di Grimsby (per altro preceduta da diversi rumors nel corso dell’ultimo paio d’anni), che a differenza loro non ha mai vinto una corsa del Tourst Trophy.

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Ian Hutchinson, 36 anni e 11 volte vincitore al TT (con il celebre ‘5-su-5‘ del 2010 e 3 vittorie nel 2015), sarà in pista l’anno prossimo con il team TAS Tyco BMW, lo stesso per il quale ha corso Martin nelle ultime stagioni. Queste le sue considerazioni di Hutchy sull’annuncio:

“Per certi versi me l’aspettavo, visto che il suo lavoro TV sta andando così bene. E’ un grande pilota del TT, è molto veloce, ma non credo che fosse tanto eccitato dal parteciparvi come lo sono io. Avevo già notato l’anno scorso che non era più così interessato, così affamato. Quando non si ha la voglia di vincere, allora è il momento di smettere.”

“Io stesso, ovviamente, ho dimostrato che è possibile tornare di nuovo e vincere dopo anni di assenza (in riferimento al suo calvario di infortuni tra 2011 e 2014 che lo avevano tenuto lontano dal TT), ma Guy già non era vincente prima di fermarsi… Non si sa mai cosa succederà, ma sono successe cose anche più strane”.

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Ugualmente ‘pungente‘ la risposta fornita a MCN da Sua Maestà John McGuinness, 23 volte vincitore al Tourist Trophy inclusa l’affermazione con nuovo record del tracciato nel Senior TT 2015. Il 43enne di Morecambe – confermato da Honda Racing per il 2016 – pur non sorpreso dalla rinuncia di Martin al TT, è rimasto spiazzato dalla sua decisione di correre la concomitante Tour Divide, una gara estrema di mountain bike negli USA lunga oltre 4.400 km:

“Preferirei infilarmi delle vespe vive su per il cu*o piuttosto che pedalare per 4.400 km in bicicletta! Non riesco a capire come qualcuno possa preferire una gara ciclistica al posto del TT. Ma il TT è un gioco vecchio e pericoloso e Guy non è obbicato a partecipare. Non sono davvero sorpreso perché c’erano diversi rumors in giro già da un po’ di tempo. Credo che ora avrà modo di divertirsi facendo qualcosa di diverso, e di guadagnarsi comunque qualche soldo facendolo.”

“E’ un peccato perché Guy ha un nome importante, ma lo spettacolo andrà avanti comunque. Inoltre Mike Hailwood era tornato di nuovo al TT dopo diversi anni di assenza riuscendo anche a vincere, e così aveva fatto anche ‘Hizzy’ (Steve Hislop, pilota scozzese 11 volte vincitore al TT scomparso nel 2003). Quindi c’è gente che lo ha già fatto in precedenza: tutto è possibile, se lo si vuole con la dovuta cattiveria.”

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