Test MotoGP Sepang, il valore relativo dei tempi. Stoner, “solo” una risorsa, non il salvatore della patria

Si è concluso il primo giorno di Test MotoGP di Sepang. E' presto per tirare conclusioni..,

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 1 feb 2016
Test MotoGP Sepang, il valore relativo dei tempi. Stoner, “solo” una risorsa, non il salvatore della patria

La prima giornata di test MotoGP a Sepang si è chiusa e per non pochi osservatori pare che la Premier Class abbia già espresso i propri verdetti, non considerando i limiti di una prova che altro non è che l’inizio di un lungo e complesso percorso. Al debutto su moto nuove con inedita centralina elettronica unica e con inedite gomme Michelin da 17 pollici, su un tracciato “sporco” e con scrosci di pioggia a mitigare le calura, i tempi fatti registrare da piloti ancora non certo in palla, lasciano il… “tempo” che trovano.

Una volta si diceva che comunque è meglio stare davanti che dietro e forse questo vale anche oggi. Ma per primi Lorenzo e Rossi e quelli della Yamaha sanno bene che se essere oggi primo e secondo al debutto stagionale dei test mette tutti di buon umore, ciò non incide di un “acca” sul lavoro di sviluppo da portare avanti. Ovvio che questo vale, se non di più, per tutti gli altri.

[img src=”https://media.motoblog.it/8/8bb/motogp-test-sepang-day1-2016-5.jpg” alt=”KUALA LUMPUR, MALAYSIA – FEBRUARY 01: Jorge Lorenzo of Spain and Movistar Yamaha MotoGP rounds the bend during the MotoGP Tests In Sepang at Sepang Circuit on February 1, 2016 in Kuala Lumpur, Malaysia. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”758590″]

Siamo insomma alle premesse, dove la base di partenza dei valori in campo del mondiale 2016 è tutta da fissare e anche questi primi tre giorni di test, pur importanti, non costituiranno niente di definitivo, se non un utile passaggio per il prossimo step. Nessuno fra chi mastica di corse, tenendo conto di queste premesse, ritiene i tempi di oggi di Sepang un piolo su cui impostare una scala sulla competitività reale, specie fra i protagonisti, fra i big. Il cronometro riserverà molte sorprese, rimescolando carte, aspettative, ambizioni.

Qui vogliamo inserire il discorso su Casey Stoner, i cui tempi dell’altro giorno hanno solo dimostrato che l’asso australiano era e resta un … “asso”, capace di riprendere in mano da par suo una MotoGP, indubbiamente tutt’altro che pilota in pensione. Stoner, al di là delle vicende personali sullo stop and go in campionato, fa parte di quella speciale categoria di fuoriclasse al pari di gente del calibro di Lorenzo, Rossi, Marquez ecc.

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Ma il “canguro” non porta scolpito sul casco il “veni-vidi-vici” di Giulio Cesare e sa meglio di chiunque altro quanto sarà alto, una volta fermato il cronometro su tempi da prima fila reale, il muro dei millesimi correndo i rischi che corrono tutti gli altri. Domani Stoner torna in pista, un fatto molto positivo che non può però catalizzare né i test né il campionato. Stoner è una risorsa per Ducati, i suoi validissimi piloti, per tutta la MotoGP ma ancora una volta non bisogna cadere nella trappola di osannare il nuovo “salvatore della patria”. Presto, si spera, sarà la pista a rimettere a posto le caselle. Stando a quel che si comincia a vedere, ci sono le premesse per un grande campionato. Basta non rovinarlo, rinverdendo nuove e vecchie inutili e rozze polemiche, prima che la stagione inizi.

[img src=”https://media.motoblog.it/3/3eb/motogp-test-sepang-day1-2016-21.jpg” alt=”KUALA LUMPUR, MALAYSIA – FEBRUARY 01: Dani Pedrosa of Spain and Repsol Honda Team rounds the bend during the MotoGP Tests In Sepang at Sepang Circuit on February 1, 2016 in Kuala Lumpur, Malaysia. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” align=”left” size=”large” id=”758606″]

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