SBK Imola, Alex De Angelis: "Penso di correre"

Dopo un finale di 2015 ed un inizio di 2016 travagliato, Alex De Angelis è intenzionato a tornare a correre in Superbike ad Imola. Domattina le verifiche dei medici, che dovranno dire se potrà farlo.

Di Gianluca Salina
Pubblicato il 28 apr 2016
SBK Imola, Alex De Angelis:

Se in MotoGP l’Oscar della sfiga va senza dubbio ad Andrea Dovizioso, in Superbike (questi gli orari tv di Imola), Alex De Angelis si merita come minimo una nomination. Il sammarinese, dopo il grave incidente a Motegi dell’anno scorso, era stato nuovamente fermato, ad Assen, da un infortunio alla mano sinistra.

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Il portacolori del team Ioda Racing, dopo essersi sottoposto, in febbraio, ad un intervento al bicipite destro e poi, in Olanda, alla ricostruzione del tendine del mignolo, è ad Imola e, nonostante abbia da poco iniziato a muovere il dito, è intenzionato a tornare in sella, forte anche di un migliorato feeling con la sua Aprilia RSV4.

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De Angelis ha corso sul circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari solo una volta, nel 1999, ma questa per lui, insieme a Misano, è la pista di casa. La sua partecipazione alle due manche del round romagnolo della Superbike è però subordinata al parere dei medici del circuito, che dovranno rilasciargli l’ok a scendere in pista. Di seguito le dichiarazioni del pilota.

Alex De Angelis: “In Olanda mi hanno ricostruito il tendine estensore del mignolo sinistro e l’ho dovuto tenere bloccato dentro un piccolo gesso fino a ieri. La Dottoressa Lorena Sangiorgi della Clinica Mobile mi ha medicato e ho iniziato leggermente a muoverlo. Ora sto andando in circuito e una delle prime cose che farò sarà cercare di infilare il guanto.
Penso proprio che correrò. È chiaro che ci vuole l’ufficialità dei dottori del circuito che mi considereranno idoneo o meno, a seconda di come la pensano. La ferita è ancora brutta e sicuramente mi lasceranno i punti sulla pelle. Credo però che il venerdì mattina potrò entrare in pista, non vedo controindicazioni al momento.
In Olanda, sull’asciutto, abbiamo avuto qualche problema di setup e non ero a mio agio. Poi nel warm-up la moto andava veramente molto meglio, i miei tempi erano migliori rispetto a quelli di Gara1, ma purtroppo c’è stato quell’incidente e quindi non ho poi potuto correre Gara2. Sono curioso di capire se questo setup può essere buono anche per questa pista. In generale posso dire che il feeling ora è sicuramente migliorato, specialmente so cosa bisogna fare quando la moto si comporta in determinati modi, sappiamo dove andare a intervenire, conosco meglio le gomme, quindi abbiamo un piano più chiaro.”

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