Alex Polita: "Il Tourist Trophy? Il massimo. Quest'anno anche il CIV"
"Correrò con il team Tutapista Corse, ho visto serietà e professionalità. In Italia si fa a gara a chi ha il bilico più grande"
Tourist Trophy? Si ma non solo. Parlare con Alessandro Polita significa confrontarsi con uno di quei piloti, con uno di quei ragazzi, a viso aperto, senza filtri. Insomma, una chiacchierata aperta, libera.
D’altro canto, il centauro di Jesi è uno che nella vita come in pista non si è mai tirato indietro, mettendoci sempre la faccia, la spontaneità. Uno ‘vecchio stile’, che ricorda i piloti di una volta. Ecco perchè il suo spirito lo ha portato a voler affrontare l’avventura verso la madre delle Road Races, quell’isola di Man dove antico e moderno si fondono in un tutt’uno.
Poche settimane fa un primo viaggio esplorativo, raccontato in una sorta di diario di viaggio interattivo che lo accompagnerà per tutta la sua avventura, e dove Alex racconterà l’adrenalina, la quiete prima della tempesta, l’estasi e tutto ciò che si cela dietro questa sfida. Nomen omen: come un tuono.
“Sarà un’esperienza fighissima! E’ veramente il massimo. Andrò di nuovo sull’isola la prossima settimana. Sempre invitato dalla federazione locale” Esordisce Alex “E’ un posto che vivi di passione, è una corsa d’altri tempi. Lo respiri proprio sull’isola di Man. Anche se la gara è ancora distante (si corre in Maggio ndr) la si percepisce. Mi ha affascinato tutto di quel luogo”
Hai già fatto una prima ricognizione a piedi del circuito. Qual è il punto più duro e difficile secondo te? “Sicuramente il tratto montuoso, il Mountain. Sai, in molti mi dicono che la zona del centro abitato è la più paurosa e rischiosa. Però il mountain sembra il Mugello. L’unica differenza? Se sbagli muori, non c’è tanto diritto di replica”
Polita correrà al Tourist Trophy verosimilmente con una BMW. La moto tedesca sarà anche la sua compagna per una ulteriore avventura. Già perchè la notizia è che Alex gareggerà anche nel CIV per la stagione 2016 con il team Tutapista Corse: “Si, farò anche il CIV quest’anno, con gomme Pirelli. Con Fabrizio Biasion (il team manager ndr) abbiamo trovato un accordo e si è adoperato per non farmi mancare nulla”
Una situazione differente rispetto a quella dello scorso anno “E‘ un team serio, non ho mai sentito una parola negativa sul loro conto. Sai, all’inizio la priorità era il TT, e lo è tutt’ora ma adesso – di pari passo – c’è anche l’italiano, ed è una cosa che mi da morale. Mi sarebbe dispiaciuto non poter partecipare”
Certo è che, sfogliando anche il palmares del pilota di Jesi, sarebbe stato brutto non vederlo in pista. Lasciare fuori un pilota che ha vinto campionato italiano, Europeo ed italiano Superstock 1000, con numerose apparizioni nel mondiale Superbike ed anche una stagione nel British Superbike, sarebbe stato un peccato. Purtroppo la situazione – economica – è chiara da tempo
“E’ che non gliene frega niente a nessuno. Ma non perchè non possa interessare, ma perchè tanto oramai se non porti i soldi, quello è. Io capisco ovviamente anche l’altro lato della medaglia dei team che devono far quadrare i conti. Però sarebbe anche bello che tutti facessero come Fabrizio Biasion che, invece di sparare in grande e fare le cose misurate, offrono piani bellicosi, poi dopo tre gare ci si ritrova a piedi. Ho visto troppe volte fare il passo più lungo della gamba. Ma questa è un’utopia per molti nelle corse“.
Ecco qualche sassolino che viene tolto dalla scarpa: “E’ una situazione che va a discapito di quello che fai. Ora si fa la gara a chi ha il bilico più bello, poi magari si prestano i pezzi tra i team. E’ più immagine che sostanza, mentre con Fabrizio Biasion ho visto che oltre l’immagine c’è la sostanza. Ora parto con l’idea di far bene, anche se sarà dura perchè è un pò che non salgo in sella. Inoltre, bisognerà confrontarsi con l’armata Ducati, che sarà dura da battere”.
Questo fine settimana ritorna il mondiale Superbike: “Io tifo per Tom Sykes. Mi piace un bel pò come guida. Lo scorso anno ci si è concentrati un pò troppo su Johnny Rea, quest’anno speriamo che le cose siano un pò più equilibrate. Poi ci sono tante novità come la gara uno al sabato. Sarà una situazione che si dovrà assettare e registrare, ma mi incuriosisce parecchio”.
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